LA BIBBIA
La Bibbia è il libro più venduto, ma rimane nondimeno il
più incompreso, poiché ognuno vuole trovarvi il proprio
pensiero, e la propria credenza personale .
Avete già pensato al fatto che se si accettava l'insegnamento biblico
in tutta la sua meravigliosa semplicità, noi non avremmo tante
religioni "cristiane", che si differenziano tanto per il loro
insegnamento?
L'apostolo Giovanni scrive nella sua prima epistola, al capitolo 2, i
versetti 5 e 6: "Ma chi osserva la sua parola, l'amor di Dio è
in lui veramente compiuto. Da questo conosciamo che siamo in lui: chi
dice di dimorare in lui, deve, nel modo ch'egli camminò, camminare
anch'esso."
Di conseguenza, colui che si dice cristiano deve camminare, e deve vivere
esattamente come Cristo ha vissuto Lui stesso. L'Apostolo Paolo sapeva
molto bene, lui, che doveva seguire e imitare, ecco perché non
esita a scrivere in 1 Corinzi 11:1: "Siate miei imitatori, come anch'io
lo sono di Cristo."
Benché siano persuasi che la Bibbia è la Parola ispirata
di Dio, milioni di persone l'interpretano secondo i loro piaceri, volendovi
scoprire la conferma delle credenze che sono state inculcate sin dalla
loro infanzia.
Se i loro nonni, così come i loro genitori, si sono conformati
a tale o a tale credenza, se delle generazioni hanno seguito tale religione,
tale chiesa che la chiamano "cristiana", è certo, pensano,
che così tante persone non possono essere nell'errore. Ecco ciò
che suppone la grande maggioranza.
Ma per dei secoli, la maggioranza delle persone era analfabeta, solo alcuni
privilegiati, hanno potuto imparare a leggere e scrivere, ed è
stato necessario aspettare l'invenzione della stampa, affinché
i libri contenuti nella Bibbia potessero essere messi a disposizione di
tutti.
Oggigiorno, si può trovare la Parola di Dio in quasi tutte le librerie.
Molti alberghi lo hanno inserito come libro prediletto, disgraziatamente,
ci sono poche persone che si prendono cura di esaminare nelle Scritture,
in questa Parola ispirata dal Dio vivente, se le credenze che sono state
a loro insegnate sin dalla loro infanzia sono esatte.
Io prenderei per il momento un solo esempio. Si afferma con convinzione
che, se Cristo parlava in parabole, era per permettere al popolo di comprenderle
meglio.
Ora nel suo Evangelo l'apostolo Marco conferma che quando Cristo fu' da
solo, cioé nel momento in cui non si trovo' davanti alla folla,
ma in privato, rispose ad un piccolo gruppo che l'interrogava sul significato
delle parabole: "A voi è dato di conoscere il mistero del
regno di Dio; ma a quelli che sono di fuori, tutto è presentato
in via di parabole, alfine che, vedendo, vedano sì, ma non discernano;
che talora non si convertano, e i loro peccati non siano loro rimessi".
Leggete questo in Marco 4:11-12. Esaminate tutti il 13º capitolo
dell'Evangelo di Matteo.
Vi siete mai chiesti perché, dopo aver compiuto il Suo ministero
durante tre anni e mezzo, dopo aver parlato sovente alla folla, e aver
compiuti tanti miracoli che li meravigliava, solo 120 persone si trovarono
nella camera alta, nel giorno della Pentecoste, per ricevere lo Spirito
Santo di Dio?
Perché questo numero così derisorio dopo il sacerdozio di
Gesù Cristo Lui stesso su questa terra? Se avesse voluto, non avrebbe
potuto aprire il cuore di tutta questa gente alla verità? E' certo
che la risposta è affermativa eppure non lo fece. Vi siete mai
chiesta la ragione?
Rari sono coloro che oggigiorno sanno che la presente epoca non è
la sola epoca della salvezza.
Per il momento, Dio non chiama a Lui la vasta maggioranza degli umani.
Ma chiama un solo piccolo gregge.
Cristo si è sempre riferito al Suo piccolo gregge che è
composto da coloro che vogliono vivere di ogni Parola che esce dalla bocca
di Dio, di tutti coloro che mettono in pratica i comandamenti di Dio,
come Gesù l'ha richiesto.
Ma voi dovete comprendere, che la Parola di Dio è stata scritta
come un mosaico, come quel gioco che è composto di diversi pezzi
da riunire e che, quando sono tutti al loro posto, costituiscono un disegno
o un'immagine.
La stessa cosa è per quando riguarda la verità! E' necessario
riunire tutti i versetti che trattano lo stesso argomento perché
la verità inizi a ordinarsi e a svelarsi.
Aprite la vostra Bibbia e capite ciò che conferma Isaia: "A
chi vuol egli insegnare? A chi vuol egli far capire la lezione? Poiché
è un continuo dar precetto dopo precetto, precetto dopo precetto,
regola dopo regola, regola dopo regola, un poco qui un poco là!"
(Isaia 28:9-10).
Tutti i passi che si riferiscono allo stesso argomento, devono essere
uniti, esaminati insieme nel loro contesto, se si vuole veramente avere
la comprensione di quello che la Bibbia vuole farci comprendere. Perché
dobbiamo fare quello? Perché Dio non ha previsto di rivelare la
Sua verità a tutti nel corso della presente epoca. Mentre, tutti
avranno la loro opportunità, verrà un giorno in cui tutti
potranno capire, anche coloro che sono morti da molto tempo. E' questo
il grande piano della salvezza che ci è stato rivelato nella Parola
di Dio.
Parecchie generazioni prima di noi hanno pianto e ancora oggi, quanti
non piangono i loro morti e non si inquietano dei loro cari, dei loro
genitori, dei loro congiunti, dei loro bambini? Non soltanto, si chiedono
di ciò che è avvenuto di loro, ma, poiché ce ne sono
che non hanno mai avuto l'opportunità di conoscere la verità,
allora si inquietano della loro sorte finale.
La Bibbia dà una risposta chiara e precisa su tutti questi punti.
E' ciò che ho l'intenzione di dimostrarvi, nel corso di tutte le
emissioni che seguiranno. Soprattutto, non credetemi, non credete a nessuno,
abbiate fiducia solo nella Parola di Dio, solo essa è la verità.
Ma io vi darò tutti i versetti, che vi permetteranno di verificare
voi stessi nella vostra Bibbia, tutto ciò che sarà affermato
in queste emissioni. E' solo così che la verità vi sarà
svelata! Essa renderà il vostro cuore felice e contento, quando
voi avrete scoperto il grande piano divino.
La Bibbia è il libro di istruzione del Creatore per tutta l'umanità.
Alcuni pensano di perdere il loro tempo leggendo l'Antico Testamento.
Altri leggono solo gli scritti di Paolo. Ma se volete conoscere la verità,
dovete assolutamente leggerla, dalla prima pagina fino all'ultima.
Leggere solo una parte della Bibbia, è come se si volesse imparare
a scrivere tutte le lettere dell'alfabeto. D'altronde l'apostolo Paolo
conferma che: "Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile ad
insegnare, per convincere a riprendere, a correggere a educare nella giustizia,
affinché l'uomo di Dio sia compiuto, e pienamente fornito per ogni
opera buona" (II Timoteo 3:16-17).
Quando fa menzione di "tutte le Scritture". E certo che Paolo
include l'Antico Testamento e il Nuovo Testamento, essendo i due inseparabili
per capire la Parola di Dio.
In quel tempo, le epistole di Paolo non erano ancora tutte scritte. Ma
Paolo riuniva le Scritture esistenti che andavano a far parte del canone
delle Scritture del Nuovo Testamento.
Certi studiosi affermano che lo scritto della Genesi, la creazione dell'uomo,
il diluvio, non sono che delle leggende. Ma non dobbiamo dimenticare,
che Cristo stesso Si è riferito all'epoca del diluvio, e, a diverse
riprese, Paolo ne fà menzione ad Adamo.
Se dunque il libro della Genesi è in parte un racconto leggendario,
non pensate, che si avrebbe il diritto di domandarsi dove finisce la leggenda
e dove inizia la verità?
Pregando Suo Padre per i Suoi discepoli qualche ora prima del Suo arresto,
Gesù dichiarò: "Santificali nella verità la
Tua Parola e verità" (Giovanni 17:17). Se Cristo che è
Dio, si è sbagliato al punto di prendere lucciole per lanterne,
se Egli ci ha indotti in errore, farci credere a delle favole, a dei miti,
bisogna ancora voler divenire o rimanere cristiani? Quale fiducia possiamo
accordare alle Sue parole? Dovremmo credere alla salvezza e alla sua resurrezione
che ebbe luogo secondo la Bibbia tre giorni e tre notti dopo la sua morte?
Ma rassicuratevi pienamente, Cristo è Dio, Egli non può
mentire è la Parola di Dio, tutta la Sua Parola, nella sua totalità
è e resterà la verità. Essa non perirà mai!
Noi dobbiamo imparare che Dio esiste, Egli è vivente! Egli interviene
negli affari del mondo, affinché il Suo piano per tutti gli uomini
si compia. Egli non esiste per la maggioranza della gente ma deve esistere,
per voi che leggete questo.
IL VECCHIO E IL NUOVO TESTAMENTO
Nell'Antico Testamento, voi potete scoprire tutte le istruzioni divine,
la storia stupefacente dei re d'Israele e di Giuda, le profezie per il
nostro tempo e tante altre cose, non mancheranno di interessarvi.
Molte persone si vantano di possedere una Bibbia, cosa si fa di essa?
Si adopera solo il Nuovo Testamento, dunque è un libro amputato
per più della metà dei suoi scritti. E' largamente sufficiente
pensano essi, poiché l'Antico Testamento è stato scritto
solo per i giudei, questo è un errore.
La Bibbia è composta da due parti, che sono l'Antico e il Nuovo
Patto, non si possono separare. Se vi prendete la pena di esaminare gli
scritti del Nuovo Testamento, voi constaterete che Cristo e i Suoi apostoli,
si riferivano spesso alle Scritture citate nei passi dell'Antico Testamento
e non potevano citare che quelli poiché il Nuovo Testamento non
era ancora elaborato a quell'epoca.
La Scrittura non può essere annullata (Giovanni 10:35), come Cristo
l'ha confermato con forza. Noi possiamo dunque avere la certezza che l'Antico
Testamento è sempre valevole oggi.
Rivolgendosi a Timoteo, Paolo gli scrive nella sua seconda epistola: "E
che fin da fanciullo hai avuto conoscenza dei Scritti Sacri, i quali possono
renderti savio a salute mediante la fede che è in Cristo Gesù".
Questo è tratto da II Timoteo 3:15.
Quali erano le sacre lettere che Timoteo aveva imparato dalla sua infanzia?
Non potevano essere che dagli scritti dell'Antico Testamento.
E se leggiamo questi con cura, noi troveremo numerosi riferimenti relativi
a Cristo, la Sua nascita, la Sua missione, le Sue sofferenze e la Sua
morte. Noi scopriremo con interesse che Cristo non può essere nato
un 25 dicembre, ma la Sua nascita è avvenuta all'inizio dell'autunno
nell'anno 4 prima della nostra era.
Rifiutando l'Antico Testamento, che costituisce la parte più voluminosa
delle Scritture, ci si priva di una guida preziosa, ricca in verità,
in conoscenze e in fatti storici notevoli. Se noi vogliamo avere la certezza
che Gesù è il Messia annunciato, è necessario riunire
tutti gli scritti dell'Antico Testamento che lo riguardano e di verificare
successivamente, nel Nuovo Testamento se, come l'ha affermato prima di
morire, tutto è stato compiuto per Lui .
L'Antico Testamento è composto di tre parti distinte: la Legge,
i Profeti e i Salmi. Queste sono le Scritture di cui Cristo ha parlato
tante volte.
Ecco due esempi nei quali l'apostolo Luca riprende le parole di Cristo:
"Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e saranno adempiute rispetto al
Figliuol dell'Uomo tutte le cose scritte dai Profeti; poiché Egli
sarà dato in man dei Gentili, e sarà schernito ed oltraggiato
e gli sputeranno addosso; e dopo averlo flagellato, l'uccideranno; ma
il terzo giorno risusciterà" (Luca 18:31-33).
Dopo la Sua resurrezione, Gesù conferma: "Queste son le cose
che io vi dicevo quand'ero ancora con voi: che bisognava che tutte le
cose scritte di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi,
fossero adempiute. Allora aprì loro la mente per intendere le Scritture"
(Luca 24:44-45).
Può darsi che voi non lo sappiate, ma più di 250 volte,
il Nuovo Testamento si riferisce all'Antico Testamento. Se noi rifiutiamo
l'autorità e il valore dell'Antico Testamento, noi non possiamo
credere alla narrazione del Nuovo Testamento, basato sugli scritti dell'Antico,
relativi al nostro tempo.
Quando Giovanni Battista sentì parlare di Cristo e dei suoi miracoli,
di tutto ciò che Egli compiva, gli inviò due dei suoi discepoli.
Vediamo lo scritto di Luca al capitolo 7:18-22 del suo Evangelo: "e
i discepoli di Giovanni gli riferirono tutte queste cose. Ed egli, chiamati
a sé due dei suoi discepoli, li mandò al Signore a dirgli:
sei tu colui che ha da venire o ne aspetteremo noi un altro? E quelli
presentatisi a Gesù gli dissero: Giovanni Battista ci ha mandati
da te a dirti: Sei tu colui che ha da venire, o aspetteremo noi un altro?
IN quella stessa ora, Gesù guarì molti di malattie, di flagelli
e di spiriti maligni, e a molti ciechi donò la vista. E rispondendo
disse loro: Andate a riferire a Giovanni quel che avete veduto e udito:
i ciechi ricuperano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati,
i sordi odono, i morti risuscitano, l'Evangelo è annunziato ai
poveri."
Tutto questo era già stato annunciato dal Profeta Isaia nel capitolo
61 del suo libro, ecco perché Giovanni Battista seppe con certezza
che un Messia doveva venire.
Per contro, i Farisei e gli Scribi che vivevano all'epoca di Gesù,
si vantavano della loro conoscenza delle Scritture, ma non comprendevano
grandi cose. Non avevano compreso la dualità nelle profezie di
Zaccaria 9:9: "Ecco il tuo re viene a te; egli è giusto e
vittorioso".
Ben inteso, è questione qui della seconda venuta di Cristo, al
momento ove Egli ritornerà per impedire la distruzione di tutte
le vite su questa terra. Ritornerà allora, per ristabilire il governo
divino e le sue leggi su questa terra, così per regnare come Re
dei Re e Signore dei signori. Questa profezia non si è ancora adempiuta.
Zaccaria prosegue scrivendo: "Ecco il tuo re viene a te e montato
sopra un asina, sopra un puledro d'asina". Come voi sapete, questo
si è adempiuto, sono più di 1963 anni, quando Gesù
fece il Suo ingresso a Gerusalemme prima del Suo arresto e la Sua morte.
Questo ce lo conferma Luca 19:29-38.
Ma i Farisei e gli Scribi attendevano che il Messia venisse in tutta la
Sua gloria, non sapevano che doveva venire come un essere umano, dopo
aver abbandonato tutta la Sua divinità, al fine di poter morire
per i peccati dell'umanità.
Nella camera alta, il giorno della Pentecoste, nell'anno 31 della nostra
era, 120 persone ricevettero lo Spirito Santo, poi l'apostolo Pietro parla
con potenza, dimostrando alla folla che era davanti a lui, che gli avvenimenti
che venivano a svolgersi in Gerusalemme erano conformi alle Scritture,
a quello che era stato annunciato dal profeta Gioele, così anche
da Davide nel 16 Salmo. Qui ancora, troviamo riferimento nell'Antico Testamento.
Quando i Giudei all'epoca del Nuovo Testamento, respinsero l'insegnamento
del nostro Signore e dei Suoi apostoli, Gesù suscita Paolo per
andare verso i gentili. E ne fece entrare altri al fine che il messaggio
che essi portavano, potesse essere preservato e venisse aggiunto alle
Scritture che esistevano a quell'epoca. E' così che il Nuovo Testamento
si è edificato sino agli anni che seguirono.
La maggioranza dei cristiani ignorano che mettendo fianco a fianco l'Antico
Testamento e il Nuovo, si ottiene la Bibbia completa con le sue sette
divisioni. Sette agli occhi di Dio rappresenta la cifra perfetta e completa.
Un confronto tra il libro della Genesi e il libro dell'Apocalisse, ci
mostra in un modo concludente che il libro dell'Apocalisse è ben
quello che deve figurare alla fine della Bibbia.
L'avvertimento finale di non aggiungere alcun altro libro, è stato
dato a Giovanni, quando da Lui ispirato scrisse il libro dell'Apocalisse:
"Io lo dichiaro a ognuno che ode le parole della profezia della profezia
di questo libro: Se alcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà
ai suoi mali le piaghe descritte in questo libro; e se alcuno toglie qualcosa
dalle parole del libro di questa profezia, Iddio gli toglierà la
sua parte dell'albero della vita e della città santa, delle cose
scritte in questo libro." (Apocalisse 22:18-19).
Isaia profetizza nel capitolo 8 del suo libro, che sarebbero i discepoli
di Cristo che ultimerebbero il canone delle Scritture, è a dire
i libri ammessi come divinamente ispirati, alfine che noi possiamo avere
una Bibbia completa. "Chiudi questa testimonianza, suggella questa
legge fra i miei discepoli" (Isaia 8:16).
Qui è l'Eterno che parla, Colui che doveva divenire il nostro Salvatore
ed Egli fa menzione ai Suoi discepoli, di coloro che l'attorniarono quando
Egli compiva il Suo ministero sulla terra.
La parola chiudere o suggellare in ebraico significa "terminare".
Gli apostoli furono impiegati a suggellare le testimonianze di Gesù.
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