CREAZIONE O EVOLUZIONE

Molte persone suppongono che, secondo la Bibbia, il cielo e la terra sono stati creati da circa 6 000 anni. Certe Bibbie indicano anche una data calcolata dal vescovo protestante Usher, della contea d'Armagh in Irlanda del nord.

Tuttavia, in nessuna parte la Bibbia menziona la data della creazione dei cieli e della terra. Essa indica semplicemente: "Al principio..."

La maggior parte dei teologi rigetta l'autenticità del racconto della Genesi. Essa è classificata come delle leggende. La Nuova Enciclopedia Cattolica "THEO" edizione 1989, sull'origine dell'uomo a pagina 220, dichiara:

"Le tradizioni sull'origine dell'umanità che rapporta i primi undici libri della Genesi sono leggendari... Questo racconto, di una poesia sempliciona, non ha altra pretesa che di dare, con delle immagini concrete, una risposta alle questioni fondamentali. Da dove viene l'uomo? L'uomo e la donna sono essi uguali, della stessa specie..?"

Se le affermazioni bibliche, che noi troviamo negli undici primi capitoli della Genesi, sono una leggenda, allora nulla ci impedisce di pensare che è lo stesso per tutta la Bibbia, essa non potrebbe, in questo caso, essere di ispirazione divina.

L'apostolo Paolo ha scritto: "Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, ad educare alla giustizia" (II Timoteo 3:16). Quando egli dichiara che tutte le Scritture sono ispirate da Dio, Paolo include automaticamente gli undici primi capitoli della Genesi. Poiché se questi primi undici capitoli non erano che delle leggende, come potremmo noi credere agli altri versetti, le numerose promesse come le parole di Cristo, che sono preservate dall'oblio.

Se Dio ha ispirato delle favole, dei miti o altri termini di menzogne nella Sua parola, come potremmo ancora avere fiducia in Lui ed essere certi che la resurrezione promessa non sia, anche essa, una favola.

La verità è disseminata in tutta la Bibbia, e per comprenderla, bisogna riunire tutto quello che tratta dello stesso soggetto. Molti teologi non l'hanno capito e hanno anche accettato la teoria dell'evoluzione che è in contraddizione con la Parola dell'Eterno.

Gli studiosi che rigettano la Bibbia non sono un fenomeno moderno, Dio l'ha già descritto all'epoca di Isaia: "Ebbene sarà mediante labbra balbuzienti e mediante una lingua barbara che l'Eterno parlerà a questo popolo... E la parola dell'Eterno è stata per loro precetto dopo precetto, precetto dopo precetto, regola dopo regola, un poco qui un poco là" (Isaia 28:11 e 13).

La teoria dell'evoluzione non fa di Dio un impostore? Perché Lo rese capace di creare la prima scintilla di vita e incapace di creare degli esseri fisici dove tutte le parti sono perfette nella loro forma e nella loro funzione, senza parlare dei vegetali.

Parecchie religioni cristiane sono evoluzioniste. Esse rigettano il racconto della Genesi poiché nessun testimonio oculare può raccontare quello che è stato. Pertanto, vi era un testimonio attivo, era la Parola, Gesù Cristo. Giovanni lo afferma nel suo Evangelo scrivendo: "Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta" (Giovanni 1:1-2).

Alla domanda dei Farisei, Gesù risponde: "Non avete voi letto che il Creatore, al principio, fece l'uomo e la donna...?" (Matteo 19:4). Sul soggetto dei tempi della fine, Egli disse ai Suoi discepoli: "Poiché quelli saranno giorni di tale tribolazione, che non v'è stata l'uguale dal principio del mondo che Dio ha creato" (Marco 13:19).

Cristo, come anche l'apostolo Pietro, Paolo, Giovanni e Giuda, menzionano Adamo, Abele Caino, senza dimenticare Noè. Se questi personaggi erano mitici, noi non potremmo più avere la minima fiducia nelle parole di Cristo e negli scritti dei suoi apostoli. E' così semplice! La Parola di Dio è verità. Essa non può essere una leggenda e la verità nello stesso tempo. E' l'una o l'altra.

Cristo si è identificato come essendo la verità (Giovanni 14:6), Egli ci ha promesso lo Spirito della verità che viene dal Padre (Giov. 15:26), Egli ha confermato che la parola di Suo Padre era la verità (Giov. 17:17). Perché Egli avrebbe aggiunto delle favole a queste verità? Questo non ha senso!

La Bibbia aveva predetto che avrebbero rigettato il racconto della creazione e dunque la venuta della teoria dell'evoluzione. Vediamo quello che scrive Isaia: "La cetra, il saltèro, il tamburello, il flauto e il vino, rallegrano i loro conviti! Ma non pongono mente a quello che fà l'Eterno, e non considerano l'opera delle sue mani" (Isaia 5:12). Se l'uomo era attento a tutto quello che lo circonda, che è l'opera dell'Eterno, se ne prenderebbe cura e non l'inquinerebbe con la disinvoltura che conosciano.

Dio è il vasaio. L'uomo è il vaso, l'opera del vasaio. Isaia esclama: "Che perversità è la vostra! Il vasaio (il Creatore) sarà egli reputato pari all'argilla sì che l'opera (l'uomo) dica all'operaio (di Dio che l'ha creato): Egi non mi ha fatto? Si che il vaso dica al vasaio non ci capisci nulla" (Isaia 29:16). Noi troviamo qui la teoria dell'evoluzione che afferma che la vita proviene dalla materia inorganica.

Credere che Dio è l'autore della prima scintilla di vita e che non ha creato tutte le forme di vita complessa, è fare di Lui un Dio limitato, un Dio senza grande intelligenza, e non sarebbe dunque un Dio Onnipotente.

La Bibbia, di ispirazione divina è stata scritta dall'uomo, essa è il nostro manuale di vita. Dio ha dato tutte le indicazioni necessarie all'uomo per nascere un giorno nella Sua famiglia, ma Egli non rivela tutto quello che si è svolto prima della creazione della prima coppia: Adamo ed Eva.

Troppo spesso la gente interpreta la Parola di Dio, rifiutandogli la cura di interpretarsi da sé stessa. Ecco perché abbondano tante credenze lontane dalla verità.

Se tutte le religioni cristiane si lasciassero guidare dalla Bibbia senza interpretarla, esse non sarebbero divise, esse si troverebbero tutte sotto la stessa denominazione menzionata a dodici riprese nel Nuovo Testamento: La Chiesa di Dio che è la sola edificata da Cristo. Malgrado le sue numerose persecuzioni, essa non ha mai cessato di esistere, ma essa è sempre rimasta modesta.

La Genesi che ci racconta la creazione di Adamo, dichiara: " Nel principio Iddio creò i cieli e la terra" (Gen. 1:1). Questo avvenimento è avvenuto dopo la creazione degli angeli, poiché il libro di Giobbe ci informa che esclamarono gridi di gioia al momento che Dio creò la terra (Giobbe 38:4-7).

Il primo versetto della Genesi riassume tutto un episodio della storia dell'universo. Un periodo di tempo di una lunghezza indeterminabile separa questo versetto dal seguente, dei milioni, forse dei miliardi di anni, secondo i calcoli di datazione radiometrico.

Il termine di questo racconto: "Al principio..." non svela alcuna misura di tempo. L'età dell'universo è senza la minima importanza per la vita spirituale del cristiano.

Proseguiamo questo racconto: "Dio creò..." Creare, è trarre dal nulla ciò che non esiste. Dio dunque non è un Dio evoluzionista, ma ben Creatore. A partire da che i cieli e la terra furono creati? Paolo risponde a questa questione: "Per fede intendiamo che i mondi sono stati formati dalla Parola di Dio; cosicché le cose che si vedono non sono tratte da cose apparenti" (Ebrei 11:3).

Il libro della Genesi prosegue il racconto della creazione: "E la terra era informe e vuota, e le tenebre coprivano la faccia dell'abisso, e lo spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque" (Genesi 1:2). La sua superficie era in rovina, immersa sotto le tenebre, annegata sotto un abisso di acqua, perché un grande disastro l'aveva colpita. Informe e vuota sono tradotte in ebraico "TOHU BOHU".

Dio non aveva creato la terra in questo stato. Isaia scrive: "E così parla l'Eterno che ha creato i cieli, l'Iddio che ha formato la terra, l'ha fatta, l'ha stabilita, non l'ha creata perché rimanesse deserta, ma l'ha formata perché fosse abitata" (Isaia 45:18). In questo passo, la parola "deserto" è anche lui tradotto in ebraico "TOHU" significa quello che è incolto, desertico, informe, nella confusione, nella desolazione.

La terra era diventata informe e vuota, Dio ha dovuto rinnovare la superficie, e questo che Egli fece in sei giorni di 24 ore. "Il settimo giorno, Iddio compì l'opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l'opera che aveva fatta" (Genesi 2:2).

Se voi volete ricevere la nostra documentazione sulla creazione, è sufficiente domandarla, essa vi sarà spedita gratuitamente.

La Bibbia non svela la data della creazione dei cieli e della terra, essa non precisa neanche quanto tempo è rimasta "informe e vuota", entro la distruzione della superficie e il rinnovamento di questa.

Essa precisa, però, che Dio creò i pesci, gli uccelli, il bestiame i rettili e gli animali terrestri perché si riproducano secondo la loro specie. Nessuna evoluzione era prevista nella loro riproduzione. Per la teoria dell'evoluzione il nostro antenato è un ameba, per la Bibbia il nostro antenato è Adamo.

La teoria dell'evoluzione afferma che il nostro antenato è il più imperfetto organismo vivente che è mai esistito e che si è migliorato con il passare del tempo, mentre la Bibbia rivela che il nostro primo antenato, creato all'immagine e alla somiglianza di Dio era fisicamente perfetto.

"E Dio vide che tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Così fu sera, poi fu mattina: e fu il sesto giorno" (Genesi 1:31).

Alla nostra epoca, la maggioranza delle persone istruite accettano la teoria dell'evoluzione, come un fatto stabilito. Si passa per ignoranti, rustici o ingenui se crediamo quello che Dio rivela nella Sua Parola sull'origine della vita sulla terra.

Se Dio dichiara categoricamente che Egli ha creato le forme di vita con le loro complessità la loro armonia in sei giorni di ventiquattro ore, questo è quello che Egli ha effettivamente compiuto.

L'apostolo Paolo ci dice: "Così anche è scritto: Il primo uomo, Adamo, fu fatto anima vivente" (Cor. 15:45) e la Genesi dichiara: " E l'uomo pose nome Eva alla sua moglie, perché è la madre di tutti i viventi" (Genesi 3:20).

Se Adamo è il primo uomo e se le numerose cronologie bibliche fanno risalire la sua creazione a circa 6 000 anni, cosa ne è di tutti quegli esseri preistorici che si scoprono le tracce un po' ovunque, come l'australopiteco, l'uomo sapiens, l'uomo di Neandertal, ecc.?


CREAZIONE O EVOLUZIONE

(Seconda parte)

La teoria dell'evoluzione è una supposizione che non è mai stata provata. Il Grande Larousse Enciclopedica in 10 volumi ci dice questo:

"La Teoria ammette la continuità del mondo vivente, le forme animali e vegetali derivanti le une dalle altre per filiazione... L'idea dell'evoluzione degli esseri organizzati, a partire da un ceppo comune, risale all'antichità greca... Oggi i genetisti non dubitano più dell'evoluzione... Ma non si intendono sulle cause, sul meccanismo della trasformazione di un mondo vivente... I diversi tipi di vegetali e di animali sono apparsi successivamente nei tempi, secondo un ordine rigoroso andando dal semplice al più complesso...

"L'evoluzione è terminata? Attualmente, tutti i grandi gruppi paiono statici; da migliaia di anni, nessuna nuova famiglia è apparsa... Il fatto dell'evoluzione è stabilito con un rigore sufficiente, ma il suo meccanismo dimora ipotetico... Delle ipotesi varie sono state proposte... Alcune di queste ipotesi dà una spiegazione definitiva di trasformazione delle piante e degli animali, tutte sono passibili di critiche gravi e lasciano senza soluzione innumerevoli problemi".

Questa medesima opera, definisce la parola "biogenesi" come segue: "Teoria dopo la quale ogni essere vivente viene da un essere che gli ha dato la nascita... Essa è dunque il contrario di quella delle generazioni spontanee. Fondata dall'italiano Francesco Redi è definitivamente dimostrato da Pasteur, la Biogenesi non si applica in tutto rigore, che alla natura attuale o alle attuali condizioni realizzate in laboratorio.

"Se si respinge il creazionismo, bisogna in effetti ammettere, a l'origine, la formazione di sostanze viventi a partire dalla materia inorganica".

Cioè a dire, se si respinge Dio e la Sua Parola, si è costretti di ammettere che la formazione di sostanze viventi non può venire che da materie morte, inorganiche. Si tratta dunque di una generazione spontanea. Una volta, si credeva che la materia morta poteva dare nascita a degli animali di ordine inferiore, tale che delle larve, dei pidocchi, chiocciole, topi, ecc.

Ma Francesco Redi, naturalista italiano, ha dimostrato che la credenza nella generazione spontanea era errata. La vita non proviene che dalla vita. Questa stessa opera aggiunge che: "Louis Pasteur, dalle esperienze le più ingegnose che sono il modello il più perfetto del metodo sperimentale, ha potuto affermare nel 1862 che la generazione spontanea era una chimera".

Louis Pasteur ha rifiutato la teoria dell'evoluzione mettendo così gli evoluzionisti in imbarazzo. Quello che è senza vita non può trasmettere la vita. E' così semplice e anche talmente logico!

Secondo i partigiani della teoria dell'evoluzione, la vita avrebbe fatta la sua apparizione sul nostro pianeta da due o tre miliardi di anni, per "generazione spontanea progressiva". La teoria dell'evoluzione è dunque la supposizione secondo la quale la vita avrebbe emerso dalla materia inerte, dalla materia morta, per vivere una catena di trasformazione sempre più complessa fino all'uomo.

Certi teologi e scientifici ammettono che all'origine, Dio ha ben creato qualche cosa. Ma essi pretendono che Dio ha lasciato qualche cosa alla cura dell'evoluzione, per trasformarla progressivamente e terminare con tutto questo mondo che ci circonda.

Coloro che ammettono di riconoscere in Lui il merito di aver creato l'uomo, grazie a un processo evolutivo, debbono rendersi conto che una tale credenza fa di Dio un essere debole e bugiardo. Essa rifiuta la Bibbia che afferma che Dio è un Creatore e non un Evoluzionista.

Come un cristiano potrebbe credere che Dio ha mentito nel libro della Genesi, e che Egli ha rivelato la verità sulla salvezza individuale nel Nuovo Testamento? Pertanto il racconto della Genesi è autentico come qualunque altro versetto biblico. Se una parte della Bibbia è falsa, voi potete, in tutta sicurezza, rigettare tutto il suo contenuto. Se l'uomo diventa arbitro della verità, Allora non ci sono più norme.

E' grazie alle manipolazioni genetiche che si sono provocate delle grandi diversità di mutazioni nella fauna e flora. Ma se le mutazioni producono delle nuove varietà, è falso di supporre che queste varietà sono delle specie in corso di evoluzione.

Una nuova varietà di primula rimane sempre una primula, i montoni dalle zampe corte rimangono sempre dei montoni, il granturco con le foglie macchiate rimane sempre del granturco, le petunie doppie rimangono sempre delle petunie. La gente suppone che si tratta di una nuova specie, allora che si tratta unicamente di varietà che non cambia in nulla le specie di cui parla la Bibbia.

Infatti, si è presa l'abitudine di classificare come specie quelle che, nel senso biblico del termine, non è che un'insieme di differenti varietà che si situano nel senso stesso della propria specie.

Ma ritorniamo al libro della Genesi: "Poi Dio disse: Produca la terra animali viventi Ma secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici della terra, secondo la loro specie. E così fu. E Dio fece gli animali selvatici della terra, secondo la loro specie il bestiame secondo la loro specie, e tutti i rettili della terra secondo la loro specie" (Genesi 1:24-25).

Quando Dio dichiara che una specie deve riprodursi secondo la propria specie, Egli protegge così l'armonia della natura stabilendo dei limiti impedendo l'apparizione di nuove specie, permettendone le numerose varietà.

Le razze umane sono a questo riguardo un buon esempio. La specie umana presenta delle varietà razziali ma ogni individuo appartiene alla razza umana.

Cosa pensare allora delle supposizione classca che l'uomo discende dalla scimmia antropoide come l'orangutano, lo scimpanzè, il gorilla? In un articolo intitolato: "Le dodici ultime questioni sull'evoluzione", il Figaro Magazine del 24 aprile 1982 scrive: "Se uomo e scimmia sono così vicini, si può considerare di accoppiarli con successo? E' quello che hanno provato a fare dei ricercatori della squadra sovietica d'Ilia Ivanov, al Camerum nel 1926-27. Ben che un velo pudico è stato gettato su questa esperienza, si pensa che si volevano accoppiare dei negri con dei gorilli o a dei scimpanzè maschi. Fu uno smacco. Uomo e scimmia non hanno gli stessi cromosomi e non possono concepire".

Cosa pensare anche di queste supposizioni che tendono a provare che certi degli nostri organi non sono più che vestigi diventati inutile? Delle ricerche hanno dato la prova che questi organi sono sempre utili.

La rivista "Science Medicale" del settembre 1966 come anche la rivista "Cancer" nel suo numero 17, a pagina 929, dell'anno 1964, rivendica che le appendici, dove l'importanza è stata da molto tempo ignorata, sono degli organi protettori contro il cancro. Essi fanno parte del sistema di difesa immunitario del corpo umano come le amigdali (o tonsille).

Se la creazione delle numerose forme di vita non fosse avvenuta nello stesso tempo molte creature non esisterebbero più oggi, poiché la loro sopravvivenza e la propagazione della loro specie dipende da altre creature.

Molti insetti, le api e le vespe per esempio, hanno bisogno della fioritura per sopravvivere. Numerose piante non potrebbero riprodursi senza l'insetto butinatore, permettendo la pollinazione. Questo esempio prova che vi è stata una creazione e non evoluzione!

La maggioranza degli studenti suppongono che gli evoluzionisti hanno le prove di quello che essi sostengono. E' facile accettare le dichiarazioni di questi "esperti", come se essi trattassero di fatti solidi come la roccia. Ben sovente, hanno letto, senza prestare molta attenzione, delle dichiarazioni tali che: "noi supponiamo", "forse", "è possibile che", "secondo le migliori prove che noi disponiamo", "nostra teoria è che"..., tutte queste espressioni in riferimento alle loro spiegazioni.

Ecco un esempio tratto dal libro su "La terra": "Ma l'evoluzione continua ancora ai nostri giorni. Le tendenze alla specializzazione persiste. Si può immaginare che, in tempi voluti, e se niente viene a interrompere questo processo, altri esseri meglio organizzati detronizzeranno un giorno i mammiferi. In materia di evoluzione, niente però è certo e non si può predire che questa nuova fase si produrrà. Si inizia stesso a pensare che vi è della probabilità che questa non avvenga". (Time-Life: La terre, pagina 140).

Vediamo il messaggio che l'Eterno ci dà nel libro di Giobbe a chiunque rigetta il racconto della creazione: "Chi è costui che oscura i miei disegni con parole prive di senno? Orsù, cingiti i lombi come un prode; io ti farò delle domande e tu insegnami!" (Giobbe 38:2-3). Infatti, Dio disse a Giobbe: "Poiché tu denigri i miei disegni, poiché tu non vuoi comprendere quello che Io voglio insegnarti con delle prove, poiché tu credi di sapere tante cose, Io voglio interrogarti e allora tu, Giobbe, tu potrai almeno istruirmi. "

"Hai tu mai, in vita tua, comandato al mattino? O insegnato il suo luogo all'aurora, perché essa afferri i lembi della terra. La terra si trasfigura come creta sotto il sigillo..." (Giobbe 38:12-14).

Dio parla qui del sorgere del sole provocato dalla rotazione della terra. L'espressione: "perché la terra si trasformi", è tradotta in ebraico "HAPHAK", che significa: "pur che la terra giri". Si tratta di un riferimento diretto alla rotazione della terra dall'ovest a l'est, quello che provoca il sorgere del sole e il suo tramonto alla fine della giornata.

Quanto al riferimento all'argilla e all'impronta, si tratta di un riferimento al sigillo cilindrico utilizzato nell'antica Babilonia e che girando sul suo asse, lasciava l'impronta nell'argilla.

Questo testo datato a circa 3700 anni e già, è stato la questione della rotazione della terra nella Bibbia, quando che gli uomini credevano sempre che essa era piatta, che essa si posava su una tartaruga o ancora che essa era un oggetto immobile al centro dell'universo.

Giobbe conosceva delle cose che furono scoperte dalla scienza molto più tardi. Egli afferma: "Egli (Dio) distende il settentrione sul vuoto, sospende la terra sul nulla" (Giobbe 26:7). Se il settentrione della terra è sospesa nel vuoto, se il caos non si installa tra questi corpi celesti, è perché sono state imposte delle leggi che sono mantenute dal Grande Legislatore, Dio!

E' dalla Bibbia che possiamo trarre la verità, essa è più affidabile che tutte le teorie che escono all'immaginazione dell'uomo, delle teorie alle quali rimangono delle speculazioni, dei propositi che si tengono per vere e che rimangono senza prove.

Dopo che Dio ebbe parlato con Giobbe, di quello che voi scoprirete negli ultimi capitoli del libro, costui comprese la lezione, una lezione che tutti gli evoluzionisti impareranno e dovranno ammettere un giorno.


L'ANELLO MANCANTE

(Terza Parte)

Durante le centinaia di migliaia di anni forse durante dei miliardi di anni che hanno preceduto la creazione di Adamo, sono successe molte cose che Dio non ha rivelato nella Sua Parola.

Prima della rivolta degli angeli, vi era sul nostro pianeta, quello che si scopri per mezzo dei fossili e questo esisteva in uno spazio di tempo indeterminato e durante le sequenze di tempi differenti.

I dinosauri vissero su questa terra. Più tardi, vi furono altre specie come i mammut, i rinoceronti a chioma, le tigri con denti a sciabola, i mastodonti, tutti questi sparirono, secondo gli scienziati, da 10 000 a 12 000 anni, in tutti i modi la loro estinzione, improvvisa, ebbe luogo, prima dell'era adamitica.

Questi animali, senza dimenticare neanche coloro che la scienza chiama ominidi, tutti vissuti sulla terra prima che essa divenga "informe e vuota" e scomparvero improvvisamente in modo sorprendente.

Cosa dobbiamo noi pensare dei diversi metodi di datazione? Quando Richard Leakey scoperto il cranio con l'etichetta "KNMER-1470", la prima valutazione del metodo di datazione al potassio-argon, finisce a due milioni seicento mille anni. Una seconda prova con lo stesso metodo fu affidato ad un altro esperto e i risultati dettero un milione ottocento mille anni, cioè la differenza di un terzo circa.

La datazione con il carbone 14 è più preciso, ma solamente in quello che concerne gli ultimi tre mille anni. Questo calcolo può essere falso per diversi fattori sopravvenuti durante i secoli. Segnatamente con il diluvio e prima di questo, dalla rivolta degli angeli che ha sconvolto la superficie del nostro pianeta.

Quanto alle tribù considerate ancora come primitive nell'ultimo secolo, come gli Aborigeni d'Australia o come quella tribù vivente nelle caverne che è stata scoperta nelle Filippine, da una ventina di anni, bisogna considerarli come degli uomini sopravvissuti dalla preistoria? No discendono da Adamo!

Il libro di Giobbe ci parla di questa gente: "E ora servo di zimbello a dei più giovani di me, i cui padri non mi sarei degnato di mettere fra i cani del mio gregge! E a che mi avrebbe servito la forza delle loro mani? Gente incapace di raggiungere l'età matura, smunta dalla miseria e dalla fame, ridotta a brucare il deserto, la terra da tempo nuda e desolata, strappando erba salsa ai cespugli, ed avendo per pane radici di ginestra. Sono scacciati di mezzo agli uomini, grida loro dietro la gente come dietro al ladro, abitano in burroni orrendi, nelle caverne della terra e fra le rocce; ragliano fra i cespugli, si sdraiano alla rinfusa sotto i rovi; gente da nulla, razza senza nome, cacciata via dal paese a bastonate" (Giobbe 30:1-8).

Cosa è di queste creature di cui sono scoperti i resti: gli australopiti, l'uomo abilis, l'uomo erectus, l'uomo sapiens, l'uomo di Neandertal, l'uomo di Cro-Magnon?

Gli antropologi, questi sapienti che si occupano dello studio dell'uomo nella serie animale, hanno a volte delle grosse difficoltà a determinare se i resti scoperti sono di origine scimmiesca o umana. Per contro, un criminologo che non si impensierisce per le teorie dell'evoluzione, conosce, lui, la risposta.

Von Lonigswald, un giovane antropologo tedesco della nostra epoca, dà il dettaglio seguente: "Noi sentiamo il canto degli uccelli, i latrati del cane, il miagolio del gatto, ma le grandi scimmie sono silenziose, salvo per emettere un segnale; per esempio, il gorilla si picchia il petto. Gli umani sono diversi, essi comunicano fra loro con delle parole, la loro lingua ha un ruolo di articolazione dei suoni, essa è l'organo della parola. Essi hanno di conseguenza una sorte di proiezione in tre punti all'interiore della mascella inferiore, alla quale è attaccata al muscolo che guida la lingua". Questa piccola proiezione è molto importante e Von Konigswald conclude che, se essa si trova nello scheletro della mascella allora la creatura può parlare, essa è dunque umana.

Parlando dell'uomo erectus, Von konigswald fa notare che egli possiede due caratteristiche che lo differenziano dagli umani. Tutti gli antropologi di questo livello hanno, sul cranio, una cresta sagittale, là dove si uniscono le due ossa parietali, così come un arresto una cresta dietro al cranio.

L'uomo di Java e l'uomo di Pechino non potevano parlare, non avevano la piccola proiezione, ma avevano una cresta sagittale e un'arresto dietro al cranio.

Non è dunque l'uomo di Java, ma "qualche cosa" di Java, e neanche l'uomo di Pechino, ma il "qualche cosa" di Pechino.

Gli evoluzionisti hanno torto di cercare l'anello mancante, poiché non esistono fra differenti specie animali, non più di quello che esiste tra l'uomo e i suoi pretesi antenati.

La fabbricazione e soprattutto l'utilizzazione degli utensili non è l'esclusività degli umani. Degli uccelli si servono di pietre per rompere le conchiglie delle uova, altri utilizzano delle lunghe spine per estrarre dei vermi conficcati tra i rami, delle scimmie si servono di fuscelli di erba per portare le termiti alla superficie. E' erroneo di affermare che un essere che si serve di attrezzi non è un animale. Pensate anche agli uccelli e alla fabbricazione dei loro nidi che sono delle pure meraviglie.

Prima di Adamo, prima che la terra divenga informe e vuota, vi erano degli esseri mentalmente superiori alle scimmie, ma inferiori all'uomo attuale.

Ed è esatto che l'australopiteco è esistito molto tempo prima della creazione dell'uomo, non conosceva la scrittura, ma spaccava delle pietre per farsene degli attrezzi. Dopo lui, fu l'uomo erectus che spaccava le pietre in un modo più preciso.

Essi si misero a costruire delle abitazioni, delle capanne, delle case e anche dei piccoli villaggi. Ci sono voluti migliaia e migliaia di anni per arrivare a queste costruzioni. Nella Bibbia, noi constatiamo che la prima città è già menzionata nella seconda generazione dopo Adamo.

Noi possiamo concludere che questi esseri erano estremamente lenti a apprendere. L'evoluzione dei loro attrezzi conferma questa conclusione.

Più tardi, essi costruirono dei battelli con l'aiuto di pelli, essi si misero a battere i metalli e a cuocere il vasellame, ma non fecero del commercio, come questo esiste nell'uomo che spediva la sua produzione in carovane o altri mezzi.

Le creature preadamitiche si contentavano di scambi. Ci furono di quelli che si misero a disegnare come nelle grotte di Lascaux, essi praticavano anche la magia e certi disegni erano destinati a procurare delle cacce fruttuose. Per illuminarsi nelle grotte, utilizzavano delle pietre bucate, nella quale mettevano della brace, del grasso animale e dei piccoli bastoni di ginepro, questo assomigliava alla fiamma di una candela.

Certi fenomeni naturali come i temporali dovevano spaventarli e mostrava no loro che c'era una forza superiore alla magia. Parecchi di essi dovevano essere sotto l'influenza d'angeli sviluppando o avendo già coltivato una natura malvagia, ribelle, omicida e bugiarda.

Ci furono dunque degli omicidi influenzati senza dubbio da colui che doveva diventare Satana e dai suoi demoni, ma le vere guerre cominciarono dopo la creazione dell'uomo.

E' evidente che avevano un comportamento superiore a quello degli animali. Essi constatavano anche che quando qualcuno di loro moriva, tutte le manifestazioni della vita come il calore, il movimento, la respirazione scompariva. Essi vedevano la morte ma non la comprendevano, questo non impediva di fare delle tombe rudimentali.

Tutto quello che precede è un riassunto forte succinto di quello che voi potrete trovare in numerosi libri che trattano questo soggetto.

Queste creature non avevano lo spirito dell'uomo come noi lo conosciamo dopo Adamo, ecco perché il loro progresso era così lento. Il loro spirito non permetteva di percepire una civilizzazione, infatti, alcuna civilizzazione si è cristallizzata prima di Adamo. Essi agivano per istinto, ma anche con l'aiuto della loro intelligenza arricchita solamente dalla loro esperienza.

Tutti questi esseri sono stati creati da Dio, poiché la Bibbia dice: "Nel principio era la Parola... Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta" (Giovanni 1:1, 3).

La Bibbia non parla di essi, poiché non portano nulla alla nostra vita cristiana, al nostro modo di vivere, alla nostra salvezza. Ma Satana approfitta di queste scoperte per fare credere alla gente che Dio non ha creato l'uomo, se questo è il caso, allora Dio non ha il piano della salvezza.

Si continuerà a fare delle scoperte, a meglio conoscere queste creature, ma non si troverà l'anello mancante tra essi e noi, poiché la Bibbia ci conferma che Adamo è il primo uomo.

Il torto degli evoluzionisti è di aver rigettato il racconto della creazione prima di aver trovato l'anello mancante. Ai nostri giorni degli animali scompaiono e non appariranno più, è lo stesso per tutti questi esseri, essi sono scomparsi e non sono più riapparsi.

L'uomo non è che un semplice meccanismo biologico, mosso con delle leggi chimiche e biologiche, con un funzionamento intellettuale. Vi è uno spirito nell'uomo.

Il libro di Giobbe dice: "Ma, nell'uomo, quello che lo rende intelligente è lo spirito, è il soffio dell'Onnipotente" (Giobbe 32:8). E Paolo aggiunge: "Infatti, chi, fra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui?" (I Cor. 2:11). Questo spirito non è per nulla l'anima, la vita, è quello che gli dona una dimensione intellettuale che gli animali non hanno.

Ricordatevi che l'uomo è stato creato all'immagine di Dio, secondo la specie divina. Lo Spirito Santo di Dio aggiunto allo spirito dell'uomo, dà una dimensione complementare, che permette all'uomo di sviluppare un carattere giusto. Paolo ha scritto: "Lo Spirito stesso (lo Spirito di Dio) attesta insieme con il nostro spirito (lo spirito dell'uomo), che siamo figliuoli di Dio" (Romani 8:16).

E' grazie a questo spirito nell'uomo che viene da Dio che, dopo Adamo, l'uomo ha potuto sviluppare una tecnologia sorprendente in meno di 6 000 anni. E' questo spirito che differenzia l'essere preadamitico all'uomo.

Quanto allo Spirito Santo, è il pensiero di Dio, che permette di comprendere la verità, una verità che rimane chiusa a coloro che rigettano tutta o in parte la Parola di Dio. Noi abbiamo già avuto occasione di spiegare con l'aiuto della Bibbia, quello che è l'eternità, l'anima, la morte, l'inferno, la reincarnazione, le leggi da osservare per gioire di una buona salute, senza dimenticare gli avvenimenti che devono avvenire prima del ritorno di Cristo.

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