GLI ANGELI

Esiste un mondo invisibile, misterioso, che però è reale. È il mondo degli esseri spirituali, impercettibile ai cinque sensi, quello degli angeli. Parlando dei piccoli bambini, Gesù disse: "Guardatevi dal disprezzare alcuno di questi piccoli; perché io vi dico che gli angeli loro, nei cieli, vedono del continuo la faccia del Padre mio che è nei cieli" (Matteo 18:10).

Paolo scrive sul soggetto degli angeli: "Non sono essi degli spiriti amministratori, mandati a servire a pro di quelli che hanno da ereditare la salvezza?" (Ebrei 1:14).

Gli angeli esercitano dunque un ministero, sono dei servitori di Dio, danno aiuto, e assistenza per la creazione divina. Essi esercitano il loro ministero pesso i piccoli bambini e presso coloro che Dio ha chiamati alla salvezza e alla vita eterna.

In mezzo a questi esseri spirituali, certi percorrono la terra per osservare quello che succede e ne fanno un rapporto a Dio (II Cronache 16:9; Zaccaria 4:10; Apoc. 5:6).

Paolo ci consiglia: "Rivestitevi della completa armatura di Dio, onde possiate star saldi contro le insidie del diavolo (si tratta qui delle trappole che Satana ci tende). Poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti" (Efesini 6:11-12).

Noi constatiamo che in questo mondo invisibile, ci sono degli angeli sempre sottomessi a Dio e degli altri che cercano di distruggere, questi sono i demoni.

Paolo Aggiunge: "Voi che eravate morti nei vostri falli e nei vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potestà dell'aria, di quello spirito che opera al presente negli uomini ribelli" (Efesini 2:1-2).

Poche persone sono coscienti di questa potenza spirituale invisibile e malvagia, che emette nel loro spirito delle attitudini ostili a Dio e alla Sua legge.

E Paolo aggiunge: "E se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, per gli increduli, dei quali l'Iddio di questo secolo ha accecato le menti" (II Corinzi 4:3-4). La Bibbia ci dice che il dio di questo secolo, di questo mondo, è Satana. Egli è ugualmente chiamato il principe di questo mondo (Giov. 12:31, 14:30).

Poichè essi sono stati creati da Dio, gli angeli sono dei figli di Dio (Giobbe 1:6). Però Dio non li ha generati. La creazione degli angeli ha avuto luogo prima di quella del nostro pianeta.

Dio ci ha fatto comprendere dalle questioni che Egli pose a Giobbe: "Dov'eri tu quando io fondavo la terra? Dillo se hai tanta intelligenza. Chi ne fissò le dimensioni? Giacché tu li sai! O chi tirò sopra essa la corda per misurare? Su che furono poggiate le sue fondamenta, o chi ne posò la pietra angolare quando le stelle del mattino cantavano tutte assieme e tutti i figli di Dio davano in gridi di giubilo? (Giobbe 38:4-7). In questo versetto, le stelle sono il simbolo degli angeli, come lo conferma Apocalisse 1:20 e 12:4.

A ognuna di queste sette epoche consecutive della Sua Chiesa, la sola edificata da Cristo, Gesù ha designato un angelo. Questi sette angeli, menzionati nei capitoli 2 e 3 del libro dell'Apocalisse, sono dei messaggeri.

Se voi desiderate ricevere un nostro studio sulle sette epoche della storia della Chiesa, è sufficiente di farne richiesta, essa vi sarà spedita gratuitamente.

A l'epoca di Abramo, degli angeli accompagnavano l'Eterno e si sono presentati a lui alla quercia di Mamré (Gen. 18:1), davanti a Agar la madre di Ismaele. Essi fecero visita a Lot nella città di Sodoma, si mostrarono a Giacobbe, a Elia e a Eliseo, e anche a numerosi profeti e apostoli. Quando gli angeli si presentano davanti a degli esseri umani, prendono generalmente dei tratti umani.

La Bibbia ci insegna che esiste una gerarchia fra gli angeli. Essa menziona tre angeli di alto rango. Si tratta di Lucifero (Isaia 14:12) che si ribella e divenne Satana il diavolo, Gabriele che apparve a Daniele (Daniele 8:16, 9:21), a Zaccaria il padre di Giovanni Battista (Luca 1:19) e a Maria la madre di Gesù (Luca 1:26) e infine Micael o Michele (Daniele 10: 13) di cui Giuda rivela il titolo di arcangelo (Giuda 9). Michele è l'arcangelo che Dio ha stabilito per la protezione delle dodici tribù d'Israele (Daniele 12:1, 10:2-13 e 21), così come per la Sua Chiesa (Apoc. 12:7).

L'apostolo Pietro ci racconta che una parte degli angeli caddero in peccato. Egli scrive: "Perché se Dio non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in atri tenebrosi per essere custoditi per il giudizio... (II Pietro 2:4). Il peccato è la trasgressione della legge (I Giovanni 3:4). Questi angeli si sono ribellati contro Dio e hanno infranto la legge divina.

Gli "abissi delle tenebre" menzionato in questo versetto è tradotto dal greco "TARTAROO" che designa un luogo di costrizione.

Il profeta Isaia e Ezechiele rivelano quanto segue: "Quando Dio ha posto gli angeli sulla terra, Egli mise come loro capo l'arcangelo Lucifero, cherubino di rango, per regnare sulla terra. Lucifero era un essere eccezionale, di una grande bellezza. Egli era stato creato perfetto in tutti i punti di vista, ma a lui apparteneva di portare il tocco finale al suo carattere, come questo fu il caso per gli altri angeli. Essi dovevano scegliere tra l'obbedienza a Dio e formarsi così un carattere perfetto, Simile a quello del loro Creatore o scegliere la ribellione contro Dio, la Sua legge e il Suo governo.

Dio aveva affidato a Lucifero il governo del nostro pianeta, quello che fece fino alla sua ribellione, quando divenne Satana l'Avversario. Tutto sembra indicare che egli trascinò un terzo degli angeli nella sua rivolta. L'apostolo Giovanni paragona Satana a un dragone dove la "... E la sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le gettò sulla terra" (Apoc. 12:4).

La conseguenza del peccato è la morte, ma non per gli angeli che sono degli esseri spirituali, dunque immortali. Giuda Scrive: "E che Egli ha serbato in catene eterne, nelle tenebre, per il giudizio del gran giorno, gli angeli che non serbarono la loro dignità di prima, ma lasciarono la loro propria dimora" (Giuda 6).

Due capitoli della Bibbia dipingono Lucifero tale quale fù creato. Isaia 14 inizia con la spiegazione del ritorno del popolo d'Israele in Palestina. Vi ricordo che il popolo d'Israele non è composto unicamente di Giudei, questi costituiscono solo tre delle dodici tribù d'Israele. Isaia annuncia che al tempo della fine, questo popolo sarà portato in cattività, ma l'Eterno riporterà i superstiti nella terra promessa, cosa che non è ancora successo ai nostri giorni.

"E il giorno che l'Eterno ti avrà dato requie al tuo affanno, dalle tue agitazioni e dalla dura schiavitù alla quale eri stato assoggettato, tu pronunzierai questo canto sul re di Babilonia e dirai: Come! L'oppressore ha finito?... Colui che furiosamente colpiva i popoli... Colui che dominava irosamente sulle nazioni, e inseguito senza misericordia" (Isaia 14:3-6).

Non si tratta qui , del re dell'antica Babilonia, Nabucadnetzar, ma di un'epoca che deve ancora venire e di un dirigente di una unione politica di dieci nazioni o di dieci gruppi di nazioni che, attualmente, si formano già lentamente ma sicuramente (Apoc. 17). All'epoca dove questa profezia si compierà, questo "re di Babilonia", sedotto da Satana, sarà completamente vinto dal ritorno di Cristo.

Il racconto biblico di questi avvenimenti si interromperà improvvisamente per descrivere Satana lui stesso. "Come mai sei caduto dal cielo o astro mattutino, figliuol dell'aurora! Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni! " Egli ha ottenuto questa vittoria sulle nazioni con l'intermediario del capo politico e militare che sarà sotto la sua influenza e di cui ne è questione negli undici primi versetti. L'espressione "Astro mattutino o brillante" è tradotto dall'ebraico "HEYLEL" che significa colui che porta la luce, la stella brillante dell'aurora. E' ben quello che era Lucifero quando Iddio l'ha creato. Continuiamo il racconto: "Tu dicevi in cuor tuo: Io salirò in cielo, eleverò il mio trono al di sopra delle stelle (gli angeli) di Dio". Lucifero aveva un trono sulla terra, poiché egli era il sovrano e ambiva di invadere il cielo, l'universo.

Proseguiamo la lettura: "Io m'assiderò sul monte dell'assemblea (il trono celeste di Dio); salirò sulla sommità delle nubi, sarò simile all'Altissimo" (Isaia 14:12-14).

Lucifero pensava di detronizzare il suo Creatore, voleva prendere il posto di Dio e governare l'universo. Questo racconto si interrompe di nuovo e ritorna al capo politico e militare: "Invece ti hanno fatto discendere nel soggiorno dei morti (nella tomba), nelle profondità della fossa" (Isaia 14:15). Non si può trattare che di un essere umano.

Lucifero, capo lavoro della creazione divina, aspirava solo di rimpiazzare il suo Creatore, a usurpare tutti i poteri e a governare da padrone assoluto.

Questa profezia descrive dunque i primi attacchi di Lucifero, che da quel momento divenne Satana l'Avversario e tutti gli angeli che lo seguirono divennero dei demoni. Questo è avvenuto prima della creazione dell'uomo. E' dopo questa rivolta che la terra "divenne" informe e vuota.

Cristo descrive questo avvenimento: "Io mirava Satana cadere dal cielo a guisa di folgore" (Luca 10:18). In seguito all'attacco contro il suo Creatore, Lucifero, divenuto Satana, fu precipitato sulla terra. Ma un secondo attacco deve ancora sopraggiungere. E' quello che rivela la Bibbia: "E vi fu battaglia in cielo: Michele e i suoi angeli combatterono, col dragone e i suoi angeli combatterono, ma non vinsero, e il luogo loro non fu più trovato nel cielo. E il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati gli angeli suoi" (Apoc. 12:7-9).

Per il momento, Satana, che rimane l'accusatore dei fratelli, ha ancora l'accesso al trono di Dio, ma il momento verrà dove dopo avere voluto soppiantare Dio una seconda volta, egli sarà precipitato definitivamente sulla terra. E' quello che Giovanni scrive nella sua rivelazione: "Ora e avvenuta la salvezza (Giovanni vede quello che non è ancora avvenuto ai nostri giorni. Durante la sua visione, egli vede svolgersi le differenti sequenze che succederanno durante i secoli, fino al ritorno di Cristo). E la potenza ed il regno dell'Iddio nostro, e la potestà del suo Cristo, perché è stato gettato giù l'accusatore dei nostri fratelli, che li accusava dinanzi all'Iddio nostro, giorno e notte.. Guai a voi, o terra o mare! Perché il diavolo è disceso a voi con gran furore, sapendo di non aver che breve tempo" (Apoc. 12:10 e 12).

Satana ha sempre accesso al trono di Dio, come lo confermano i due primi capitoli del libro di Giobbe. Ma quando sarà precipitato di nuovo sulla terra, constatando una volta di più la sua impotenza contro Dio, suo Creatore, egli si rivolgerà con collera contro la Chiesa del Dio vivente, contro i fedeli che, a l'opposto di quello che egli ha fatto, osservano tutte le leggi divine, sottomettendosi così al governo Divino, che egli non ha più voluto accettare a causa del suo orgoglio smisurato.


GLI ANGELI
(Seconda parte)

Satana e i suoi demoni, che avevano tentato di impossessarsi del trono di Dio, recidiveranno ma falliranno ancora una volta. Le creature non possono travolgere il loro Creatore. La Bibbia ci dice che egli si vendicherà e si accanirà contro il popolo di Dio, la Chiesa di Dio, quella che è fedele ai Suoi insegnamenti, ma che sarà protetta, come voi potete leggere nel 12° capitolo dell'Apocalisse.

Da sua parte, Daniele ci rivela questo: "E in quel tempo sorgerà Micael (o Michele), il gran capo, il difensore dei figliuoli del tuo popolo; e sarà un tempo d'angoscia, quale non se ne ebbe mai da quando esistono nazioni fino a quel epoca; e in quel tempo, il tuo popolo sarà salvato; tutti quelli cioè, che saranno scritti nel libro. E molti di coloro che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: Gli uni per la vita eterna, gli altri per l'obbrobrio, e una eterna infamia" (Daniele 12:1-2).

Notate che Daniele non rispetta l'ordine cronologico. Se noi prendiamo la pena di esaminare tutti i versetti che trattano di questo avvenimento, noi possiamo facilmente comprendere che qui è il caso della prima resurrezione, così come la terza che avrà luogo molto più tardi. Noi abbiamo già spiegato le diverse resurrezioni menzionate nella Bibbia.

Se voi volete ricevere i testi di queste emissioni, è sufficiente di farne richiesta e vi sarà inviata gratuitamente.

Nel libro di Daniele e dell'Apocalisse, noi apprendiamo che Satana tenterà una seconda volta di rovesciare Dio. Questo avrà luogo alla fine del periodo dei mille anni che gli è stato accordato fin dalla creazione di Adamo, periodo nella quale regna su questa terra. La Bibbia lo nomina d'altronte il principe di questo mondo, il dio di questo secolo. E' solo dopo questo periodo di sei mila anni che Cristo sostituirà Satana, Egli allora restaurerà il governo divino e sarà Re dei re e Signore dei signori. Esaminiamo quello che Ezechiele ci rivela su questo soggetto. Nel 26° e 27° capitolo del libro, egli evoca i dirigenti dell'antica città commerciale di Tiro.

Al 28° capitolo, egli annuncia un dirigente religioso dei tempi della fine, il principe di Tiro, al quale l'Eterno farà dei rimproveri precisi: "Il tuo cuore s'è fatto altero, e tu dici: io sono un dio! Io sto assiso sopra un trono di Dio nel cuore dei mari! Mentre sei un uomo e non un Dio, quantunque tu ti faccia un cuore simile al cuore di Dio... Ecco io faccio venire contro di te degli stranieri... ti trarrano giù nella fossa, e tu morirai della morte di quelli che sono trafitti... Io sono un Dio, in presenza di colui che ti trafiggerà? Sarai un uomo e non un Dio nelle mani di chi ti trafiggerà!" (Ezechiele 28:1-9).

Questo versetto rapporta ciò che Paolo ha scritto su: "L'uomo del peccato... che si innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio... fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando sé stesso e dicendo che egli è Dio" (II Tessalonicesi 2:3-4).

Il racconto di Ezechiele si interrompe. Ezechiele parla del "principe" di Tiro, ma altrove parla del "re" di Tiro che, noi vedremo, è Lucifero in persona: "Figliuol d'uomo, pronuncia una lamentazione sul re di Tiro e digli: Tu mettevi il suggello alla perfezione (o: Tu eri il suggello della perfezione), eri pieno di saviezza, di una bellezza perfetta; eri in Eden giardino di Dio" (Ezec. 28:11-13).

Dio non terrà un tale proposito sul soggetto d'un essere umano.

"Tu eri coperto di ogni sorta di pietre preziose... Tamburi e flauti erano al tuo servizio, preparati il giorno che fosti creato" (v. 13). Egli fu creato più potente, più saggio di lui, ma non era meno un essere spirituale.

"Tu eri un cherubino dalle ali distese un cherubino protettore" (v. 14).

Nel libro dell'Esodo, al capitolo 25, noi scopriamo la descrizione del propiziatorio che si trova nel tabernacolo. Il propiziatorio era una riproduzione del trono di Dio al disopra del quale si trovano due cherubini con le ali spiegate. Questo racconto fornisce delle informazioni precise sul ruolo principale di Lucifero prima della sua rivolta, prima che egli ricevesse la direzione del governo di Dio sulla terra. E' là presso il trono di Dio, che egli fu formato e ha acquisito una grande esperienza nell'amministrazione del governo divino. Questa è la ragione per la quale Dio gli ha affidato la direzione degli angeli, che dimoravano sulla terra e gli ha affidato il Suo governo qui giù.

"Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, perché non si trovò in te la perversità... Tutto in te si è riempito di violenza, e tu hai peccato" (Ezec. 28:15-16). Cos'è che ha spinto gli angeli a peccare, a rigettare la legge divina, come tante persone lo fanno oggigiorno?

Questi avvenimenti hanno avuto luogo prima della Ricreazione della superficie della terra, prima che essa divenga informe e vuota (Gen. 1:1-2). Richiedete il nostro studio gratuito su questo soggetto importante se vi interessa.

Ezechiele ritorna in seguito sul suo racconto sul capo religioso dei tempi della fine prefigurato dal principe dell'antica città di Tiro.

Lucifero si è lasciato invadere dall'orgoglio. Egli divenne invidioso e geloso del suo Creatore. La concupiscenza, la cupidigia e l'amarezza lo rodono. E così che è diventato l'avversario, il nemico di Dio.

Egli era astuto e incitò gli angeli, particolarmente coloro che dipendevano dalla sua autorità, a essere sleali, e a rivoltarsi contro il loro Creatore. Egli li trascinò in seguito in un combattimento per impossessarsi del trono dell'universo.

Questa fù la sua scelta e quella degli angeli che l'avevano seguito nella sua ribellione. Poiché Dio non si augurava che essi si ribellassero ed Egli li lasciò liberi della loro scelta.

Dio cambiò il nome di Lucifero e lo chiamò d'or innanzi: Satana il diavolo, che significa l'avversario, il concorrente, il nemico. Satana utilizzò allora il potere che aveva ricevuto da Dio a fini iniqui. All'ora attuale, egli dimora ancora l'avversario accanito della legge divina, egli rimane l'avversario dei cristiani che la mettono in pratica.

Lucifero era portatore di luce come il suo nome lo indica. Egli divenne da allora l'autore delle tenebre spirituali, del caos, del male. La Bibbia lo chiama il "padre della menzogna", come anche "omicida" (Giovanni 8:44).

Poco tempo dopo la creazione della prima coppia, Satana si avvicinò ad essi come un serpente astuto e domanda a loro: "Come! Iddio vi ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?" (Gen. 3:1). Satana seminò il dubbio nello spirito della donna: "se veramente Dio non mette tutto a tua disposizione, allora Egli è giusto?"

La donna gli spiegò che avrebbero subito la morte in caso di trasgressione all'ordine divino. Ma egli dichiarò: "No, non morrete affatto; Ma Iddio sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno, e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male" (Gen. 3:4-5).

Egli ha tentato insidiosamente di discreditare Dio, Accusandolo di rifiutare a loro il frutto proibito, per impedire di diventare "come dei dii". Satana è l'accusatore come lo dice la Bibbia!

Nei due primi capitoli del libro di Giobbe, noi scopriamo dei dettagli ragguardevoli sul suo modo di operare.

Dio fece notare a Satana quanto Giobbe era integro, retto, Lo temeva e si deviava dal male. Satana provò di distruggere i suoi meriti rispondendo: "Non l'hai tu circondato di un riparo, lui, la sua casa, e tutto quello che possiede? Tu hai benedetto l'opera delle sue mani, e il suo bestiame ricopre tutto il paese, Ma stendi un po' la tua mano, tocca quanto egli possiede, e vedrai se non ti rinnega in faccia" (Giobbe 1:10-11).

Dio lasciò Satana distruggere i beni di Giobbe, ma gli proibi di mettere la mano su questo uomo giusto. Il modo che Satana si è servito per distruggere i beni di Giobbe è un indice rivelatore dei suoi disegni.

Egli finì per ottenere il permesso di alterare la salute di Giobbe, tutto risparmiandogli la vita. E' un distruttore molto abile, altrove è chiamato il maligno.

La mentalità di Satana è riflessa nel mondo nel quale noi viviamo e sul quale regna. E' su essa che la nostra civiltà è stata costruita. Una civilizzazione dove l'uomo si vanta e per la quale egli sacrifica tavolta la sua vita. Questa civilizzazione è fondata sull'egoismo, la competizione e la lotta. Il successo di un uomo è determinato da ciò che possiede, e non da meriti intrinseci.

Dio non ha mai nascosto all'uomo il buon modo di vivere. Senza sosta, Egli insiste sul valore della Sua grande legge d'amore. Ma dall'epoca di Adamo, l'uomo non smette di rigettare la Sua legge. Le sue orecchie sono sorde agli avvertimenti dei diversi profeti e dai veri ministri di Cristo.

Il cristiano si è immerso nelle sue tradizioni che sono dei costumi pagani. Il suo modo di vivere è contrario alla Parola di Dio. Come l'aveva predetto il profeta Isaia: "Giacché questo è un popolo ribelle, sono dei figliuoli bugiardi, dei figliuoli che non vogliono ascoltare la legge dell'Eterno, che dicono ai veggenti: Non vedete! E a quelli che hanno delle visioni (o ai predicatori): No ci annunziate di cose vere diteci delle cose piacevoli, profetateci delle chimere! Uscite fuori di strada, abbandonate il sentiero retto, toglieteci dinanzi agli occhi del il Santo d'Israele" (Isaia 30:9-11).

L'apostolo Giovanni dice che Satana è: "Colui che seduce tutta la terra" (Apoc. 12: 9). Questa seduzione, l'ha praticata da Adamo e continuerà fino al ritorno di Cristo. Egli ha edificato le sue religioni le sue assemblee, si sono travestiti in angeli di luce e i suoi ministri si sono travestiti in apostoli di Cristo.

Non siamo noi che lo affermiamo, ma la vostra Bibbia. Leggete dunque questo nella seconda epistola ai Corinzi al capitolo 11 e ai versetti 13 a 15.

Egli ha spinto il mondo a credere in un altro Gesù, un personaggio differente da Colui che figura nella Parola di Dio, un Gesù che sarebbe venuto a abolire la legge di Suo Padre e che non sarebbe rimasto tre giorni e tre notti nella tomba come Egli lo ha annunciato (Matteo 12:39-40). Satana ha sottilizzato l'Evangelo che Cristo ha portato, cioè a dire la buona notizia del Regno di Dio (Marco 1:14-15) nel quale non ci sarebbe posto per lui. Egli ha portato un altro spirito, lo spirito del mondo (I Cor. 2:12), che è lungi di essere il consolatore promesso da Gesù Cristo, lo Spirito di Dio, lo spirito della verità. Ecco perché l'apostolo Giovanni consiglia: Diletti, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio..." (I Giovanni 4:1).

Dio non ha creato il diavolo, Egli non ha creato i demoni! Essi sono diventati quelli che sono, in seguito alla loro ribellione contro Dio. Essi si sono opposti alla verità. Essi provocano il caos, le guerre, le stesse guerre di religione, essi sono in gran parte responsabili di ciò che succede nel mondo e della sua degradazione morale. Essi vorrebbero distruggere l'uomo, tra altro con la miseria, la fame, la droga poiché essi sanno che è chiamato a nascere nella famiglia divina e a diventare anche un Dio, destino alla quale non avranno alcuna parte, coloro che alimentano il loro furore.