QUANTE LEGGENDE SU GESU'!

Si ha l'abitudine di rappresentare Gesù Cristo appeso a una croce. Ma da allora Egli è risuscitato e ora è seduto alla destra di Dio il Padre, l'Altissimo.
La persona, la vita e l'insegnamento di Cristo, sono il fondamento della Bibbia, poiché egli era una realtà prima che cominciassero tutte le cose. La Bibbia rivela che Gesù Cristo era chiamato la "Parola" e vediamo quello che l'apostolo Giovanni ci dice: "Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio" (Giov. 1:1).
Molte false idee sono state sparse sul Suo soggetto, è la ragione per la quale amerei ristabilire qualche verità. Queste verità, voi potrete trovarle in tutte le Bibbie.
Perché non rilevereste questa sfida? Verificate dunque, nelle quattro biografie storiche che trattano della Sua nascita e della Sua vita e che sono i quattro Evangeli, se quello che leggete qui è esatto o no?
Perché continuare a lasciarvi sedurre da dei racconti o delle leggende, che non hanno niente a vedere con la persona di quel Dio che è venuto sulla terra, abbandonando tutta la Sua divinità, alfine di poter morire per tutti e divenire così il Salvatore di tutta l'umanità.
Vi siete voi già chiesti perché Gesù è stato coricato in una mangiatoia dopo la Sua nascita? E' perché Giuseppe e Maria erano poveri come lo si afferma così sovente?
No! E' perché in quel tempo un editto di Cesare Augusto, ordinò un censimento di tutta la terra. Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, salì dalla Galilea, più esattamente dalla città di Nazaret, per recarsi verso la città di Davide, la città di Betleem alfine di farsi registrare con Maria
Mentre erano là, il momento che Maria doveva partorire arrivò ed essa partorì il suo figlio primogenito. Essa lo fasciò e lo coricò in una mangiatoia, perché non vi era per loro posto nell'albergo. Ecco dunque la vera ragione.
Se Gesù fu coricato in una mangiatoia, una mangiatoia per bestiame, subito dopo la Sua nascita, e perché Giuseppe e Maria non trovarono più posto negli alberghi, questi erano al completo a causa della folla numerosa che arrivava nella città di Davide per il censimento.
Giuseppe abitava nella città di Nazaret. Egli vi ritornò dopo il parto di Maria. Questo racconto è tratto dal 2° capitolo dell'Evangelo di Luca, che ci conferma senza alcun dubbio possibile, che Gesù fu il primogenito di Maria.
Se Gesù è il primo nato, è che Sua madre ha avuto altri bambini, come Matteo lo conferma scrivendo sul soggetto di Giuseppe: "e non la conobbe finché essa non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù" (Matteo 1:25).
Leggete questo voi stessi nella vostra Bibbia e non dimenticate soprattutto che, qualche ora prima del Suo arresto, Cristo ha dichiarato rivolgendosi a Suo Padre: "La tua Parola è verità" (Giov. 17:17).
Con questa dichiarazione di Gesù, voi dovete sapere che questo racconto biblico è la verità, non le leggende e le tradizioni che vi cullano fin dalla vostra infanzia.
Giuseppe era un falegname. Alla nostra epoca, un falegname deve essere capace di tracciare, riunire e realizzare un opera in legno. Ma a quel tempo, un falegname era responsabile di numerosi altri lavori, che non potevano essere finiti, senza che lui abbia perfettamente compiuto il suo.
Anche supponendo che non era ricco, Giuseppe padre putativo di Gesù, non era povero, egli viveva in una casa a Nazaret e fù in quella che ritornò dopo il suo spostamento a Betleem.
Un'altra leggenda afferma che quando i Magi si presentarono davanti a Gesù, Egli era ancora nella mangiatoia. In tutti i modi, quando i magi guidati da una stella, cioè a dire un angelo, poiché secondo la definizione biblica, non si può trattare che di un astro o di un angelo, dunque quando i Magi arrivarono davanti a Gesù, si trovarono non davanti a un neonato, ma già davanti un piccolo Bambino che viveva in una casa e non in una stalla.
Ecco il racconto che Matteo dà riguardo all'angelo e ai magi: "Ed ecco la stella che avevano veduta in Oriente, andava davanti a loro, finché, giunta al luogo dov'era il fanciullino, vi si fermò sopra. (ed è impossibile che una stella, o un sole, possa fare questo) Ed essi, veduta la stella, si rallegrarono di grandissima allegrezza. Ed entrati nella casa videro il fanciullino con Maria Sua madre; e prostratisi lo adorarono; e aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro incenso e mirra" (Matteo 2:9-11).
Così dunque, questi tesori offerti dai magi furono messi a disposizione di Giuseppe affinchè potesse allevare Gesù convenientemente.
Come ve lo mostrerò in una prossima emissione, Gesù, la Parola, è l'Eterno dell'Antico Testamento. E' Lui che ha ispirato tutti gli scritti della Bibbia, così come tutte le profezie, comprese queste che Lo concernono.
Queste profezie spiegano, fra l'altro, tutte le sofferenze che Egli avrebbe sopportato alla fine del Suo ministero, così come il modo che sarebbe stato messo a morte.
Quando Egli aveva dodici anni, Giuseppe e Maria si recarono a Gerusalemme per la Pasqua e la festa dei pani azzimi. Dopo questo, ripresero la strada per Nazaret, credendo che Gesù era con i loro compagni di viaggio.
Ma non avendolo trovato, ritornarono verso Gerusalemme e, dopo tre giorni, Lo trovarono nel tempio seduto in mezzo ai dottori della legge.
Vediamo cosa si dicono Gesù e Maria: "E avvenne che tre giorni dopo lo trovarono nel tempio… E vedutolo sbigottirono; e sua madre gli disse: figliuolo perché ci ai fatto così? Ecco, tuo padre ed io ti cercavamo, stando in gran pena. Ed egli disse loro: Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del Padre mio?" (Luca 2:46-49).
All'età di dodici anni, Gesù sà già chi Egli è. E sa chi è il Suo vero Padre. Di conseguenza, Egli conosce la ragione per la quale è venuto su questa terra, cioè a dire essere il Salvatore di tutta l'umanità, essere colui che morrà di una morte orribile per tutti, dopo aver portato le nostre sofferenze, i nostri dolori, le nostre malattie. Sì, sapeva questo già dal Suo dodicesimo anno.
La descrizione che le diverse profezie danno delle Sue sofferenze e della Sua morte sarebbe sufficiente a scoraggiare altri. Ma più Egli avanzava negli anni, più Egli aveva un carattere fermo, coraggioso, audace, energico e volontario.
Rappresentarlo come un effemminato con dei lunghi capelli (leggete I Cor. 11:14-15), con la schiena leggermente curva, vederlo anche timoroso, è dare ancora una falsa immagine di Lui.
Parlando degli scribi e farisei, Egli non esita a trattarli di ipocriti, di serpenti e razza di vipere.
Gesù era un uomo forte e resistente. Egli avrebbe potuto non andare fino al sacrificio finale, e decidere di lasciare perdere questa umanità che, essa, non ha mai cessato di rigettarlo. La scelta di morire o di desistersi dal Suo ruolo di Salvatore del mondo era Suo. Ma Egli aveva una meta ed Egli non si è mai messo da parte, malgrado le molte tentazioni.
Parlando della Sua vita che Egli era sul punto di sacrificare, Egli disse: "Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita, per ripigliarla poi. Nessuno me la toglie, ma la depongo da me. Io ho podestà di deporla e ho potestà di ripigliarla. Quest'ordine ho ricevuto dal Padre mio" (Giov. 10:17-18).
Il Suo Sacrificio e le Sue sofferenze furono volontarie. Egli è morto affinché noi possiamo essere giustificati dal Suo sangue ed essere riconciliati con Dio (Romani 5:8-9).
Egli ha sofferto affinché noi potessimo essere guariti da tutte le nostre malattie. Leggete questo voi stessi, nella vostra Bibbia, meditate i versetti che si trovano in Isaia 52:4 e 53:4-5, senza dimenticare I Pietro 2:24.
Il grande punto che pochi "cristiani" comprendono, è che bisogna pentirsi e convertirsi, bisogna smettere di vivere nel peccato che è la trasgressione della legge. Una legge che molti credono essere abolita, allora che Cristo è stato molto categorico su questo punto: "Non pensate che io sia venuto per abolire la legge e i profeti; Io sono venuto non per abolire ma per compire: Poiché io vi dico in verità che finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passera, che tutto sia adempiuto" (Matteo 5:7-18).
Gesù ha adempiuto la legge. Secondo la parola originale greca, questo significa che Egli l'ha completata, perfezionata. Egli l'ha messa in pratica durante tutta la Sua vita, rigettando così il peccato che non è nient'altro che la trasgressione di questa legge eterna e immutabile.
Egli ci ha lasciato così un esempio che noi dobbiamo seguire. Ma chi si preoccupa della legge divina oggi?
Prima del Suo arresto, Egli ha affermato che aveva osservato i comandamenti di Suo Padre. E se voi volete divenire discepoli di Cristo, voi dovete farne altrettanto. Ne è il caso?
Ci sono ancora tante verità da ristabilire sulle leggende che sono sempre circolate sul soggetto del nostro Salvatore. Ma ve ne parlerò ancora alla prossima emissione.
Verificate dunque tutto questo nella vostra Bibbia e scoprirete il vero Cristo. Ricordatevi che vi è un solo Signore e una sola verità.
Ricercate la verità, essa vi affrancherà!

GESU' HA AVUTO DEI FRATELLI E DELLE SORELLE?
Quando Gesù si è recato nella Sua patria, Egli insegnava nella sinagoga e quello che Egli diceva stupiva coloro che l'ascoltavano. Nel loro stupore domandavano: "Onde ha costui questa sapienza e queste opere potenti? Non è questo il figliuolo del falegname? Sua madre non si chiama ella Maria, e i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe Simone e Giuda? E tre sue sorelle non sono tutte fra noi?" (Matteo 13:54-56).
Questi versetti indicano chiaramente che Gesù aveva quattro fratelli (che sarebbero solo figli di madre), ognuno di essi era citato per nome. E aggiunge: "E le sue sorelle non sono tutte fra noi?", noi possiamo comprendere che Egli aveva almeno due sorelle (figlie solo di madre), può darsi di più.
Certi dicono che non si trattava realmente di fratelli e sorelle, ma solamente di "cugini". Ma la Scrittura non dice questo. Eccone le prove. La parola "fratello" è tradotta dalla parola greca "adelphos" che significa un fratello della stessa matrice. Questa parola può significare un fratello spirituale, ma non può in alcun caso significare un "cugino". La parola francese "parent", in Luca 1:36 e 58, è tradotta dalla parola greca originale "suggenes". Quando il Nuovo Testamento si riferisce alla famiglia di Gesù, si tratta di fratelli e non di cugini.
Cosa pensare di questo argomento che sostiene che si tratta di fratelli e di sorelle spirituali di Cristo, al posto di fratelli e sorelle dello stesso sangue, cioè a dire figli della stessa madre?
E' in Giovanni 2:12 che noi troviamo la risposta a questa domanda. Gesù si recò a Capernaum con "sua madre, i suoi fratelli e i suoi discepoli". Una netta distinzione è fatta tra i Suoi fratelli e i Suoi discepoli. I fratelli spirituali di Gesù erano i Suoi discepoli. Non è dunque questione di confondere gli uni con gli altri. I Suoi fratelli di sangue e carnali non credevano in Lui (Giov. 7:5). Da questo versetto, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda erano Suoi fratelli di sangue.
Nel racconto di Marco, raccontando della visita di Gesù alla sinagoga della Sua città natale, noi constatiamo che la gente si stupiva della Sua grande saggezza. E domandarono: "Non è costui il falegname, il figlio di Maria, è il fratello di Giacomo e di Giosè, di Giuda e di Simone? E le Sue sorelle non stanno qui da noi?" (Marco 6:3).
Questa gente che aveva conosciuto Gesù fin dalla Sua infanzia, dichiarano che Egli era il fratello di parecchi giovani e giovane ragazze che erano cresciuti con loro. Queste persone conoscevano molto bene il legame di parentela che esisteva fra i differenti abitanti del villaggio. Vogliate notare che non erano chiamati cugini, ma fratelli.
Uno degli argomenti favoriti e forniti da Matteo 12:46-50. In questo versetto, Cristo ha dichiarato: "Poiché chiunque avrà fatta la volontà del Padre mio che è nei cieli, esso mi è fratello sorella e madre". Quando la Bibbia parla di "fratelli" di Cristo, si suppone che si tratta di fratelli spirituali. Di conseguenza si pretende che Egli poteva non avere avuto dei fratelli di carne. Un tale argomento è senza il minimo fondamento. Se questo versetto delle Scritture provasse che Cristo non aveva dei fratelli e delle sorelle, proverebbe anche che Egli non aveva una madre! Quello che Cristo ha voluto dire qui, è che coloro che ubbidiscono al Padre sono tutti ugualmente preziosi ai Suoi occhi, anche se non erano uniti a Gesù con legami di sangue, come lo erano i Suoi fratelli, le Sue sorelle e Sua madre.
In Luca 2:7, così come in Matteo 1:25 (almeno in certe versioni), Noi constatiamo che Cristo è chiamato il figlio primogenito di Maria. La parola "primogenito" è tradotta in greco "proototokon" che significa "il primo nato in mezzo ad altri figli", "il primogenito di più bambini in una famiglia". Se Gesù fosse stato il figlio unico di Maria, la parola greca "monogenes", che significa "solo bambino", sarebbe stata impiegata nel testo originale greco. Ma Egli era il primogenito, e non il figlio unico di Maria.
In Galati 1:18-19, Paolo menziona che ha visto non solamente Cefa (Pietro), ma ugualmente Giacomo "Il fratello del Signore", a Gerusalemme. Noi sappiamo che Paolo parlava di un fratello carnale. Se avesse parlato di un fratello spirituale, di un fratello nella fede, avrebbe certamente incluso Pietro in mezzo ai fratelli spirituali di Cristo. Ma, egli non lo ha fatto.
Paolo sapeva che Gesù aveva altri fratelli. Egli ha dichiarato: "Non abbiamo noi il diritto di condurre attorno con noi una moglie, sorella in fede, siccome fanno anche gli altri apostoli, e i fratelli del Signore e Cefa (Pietro)?" (I Corinzi 9:5). Vogliate notare a questo proposito che i fratelli del Signore sono distinti dai dodici apostoli. In Atti 1:13-14, noi constatiamo che i discepoli, "Tutti costoro perseveravano di pari consentimento nella preghiera, con le donne, e con Maria, madre di Gesù e con i fratelli di lui.".
Un'altra prova che Gesù Cristo, non è il solo figlio di Sua madre si situa nel Salmo 69, versetto 9, un versetto che tutti coloro che studiano seriamente la Bibbia riconoscono come una profezia che si riferisce a Cristo: "Io sono divenuto un estraneo ai miei fratelli, un forestiero ai figli di mia madre".
Sotto l'ispirazione divina, Davide parlava certamente della madre e dei fratelli fisici di Gesù, dei genitori di sangue in questa profezia. Egli fu un estraneo ai Suoi fratelli fisici che non credevano in Lui al tempo del Suo ministero (Giov. 7:2-5), benchè cert'uni di loro si siano convertiti dopo la Sua resurrezione.
Infine, un'ultima prova ci permette di comprendere che Maria non è rimasta una vergine perpetua, questa situazione sarebbe stata contraria alla legge divina. La Bibbia conferma che lo sposo e la sposa devono divenire "una sola carne" (Genesi 2:24 e Matteo 19:5). In più, si devono l'uno all'altro, e non devono privarsi fisicamente l'uno dell'altro (I Corinzi 7:3-5). Ecco perché, quando Maria era incinta, Giuseppe "e non la conobbe finché ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose il nome Gesù" (Matteo 1:25). Questo versetto spiega chiaramente che dopo la nascita di Gesù, ebbero dei rapporti normali come deve essere in tutti i casi in ogni matrimonio, tra lo sposo e la sposa.
Questi versetti delle Scritture provano formalmente che Gesù Cristo ha avuto effettivamente dei fratelli e delle sorelle ed erano figli di sua madre. Il loro padre era Giuseppe. Colui che fu il padre legale e non reale di Gesù. Questo significa che Gesù aveva la stessa madre che i Suoi fratelli e sorelle, Egli non aveva lo stesso padre.