PENTIMENTO E BATTESIMO

L'apostolo Giacomo scrive alle dodici tribù che sono nella diaspora: "poiché siete un vapore che appare per un po' di tempo poi svanisce" (Giacomo 4:14).

Quanto all'apostolo Pietro, egli scrive: "Poiché ogni carne è come l'erba, e ogni sua gloria come il fiore dell'erba. L'erba si secca , e il fiore cade; ma la Parola del Signore permane in eterno. E questa è la Parola della Buona Novella che vi è stata annunziata" (I Pietro 1:24-25). Notiamo le prime parole di Gesù riprese dall'Evangelo secondo Marco: "Ravvedetevi e credete all'Evangelo" (Marco 1:15). Ecco le due condizioni essenziali da compiere, se noi vogliamo divenire realmente cristiani. Pentirsi, è prendere coscienza dei propri errori e cessare di vivere nel peccato. Credere alla buona novella, è credere all'Evangelo annunziando il Regno di Dio, questo governo che Cristo verrà presto a stabilire sulla terra.

L'uomo s'inquieta per molte cose futili. Attorno a lui dei vicini, degli amici, dei conoscenti muoiono e questo a tutte le età, si fa pensiero per delle cose temporanee e dimentica che tutti gli uomini non sono che un soffio (Salmo 39:6). Ben sovente non ricerca la volontà di Dio.

La vita di tutti i giorni l'assorbe e dimentica che il suo tempo è limitato. Quanto è la durata di una vita, 10 anni, 20 anni, 50 anni, o 80 Anni? Durante la sua vita, l'uomo non dovrebbe ricercare la volontà di Dio nelle Scritture, metterle in pratica e riconciliarsi con Dio abbandonando il peccato per trovare la felicità e la pace dello spirito?

La Bibbia ci dice che il peccato è la trasgressione della legge (I Giovanni 3:4). Il peccato non è ciò che voi pensate che sia male, è quello che Dio ha decretato essere male.

Il giorno della Pentecoste, gli apostoli ricevettero lo Spirito Santo questa potenza, questo pensiero che proviene da Dio. La folla domandava cosa doveva fare e Pietro rispose: "Ravvedetevi, e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati..." (Atti 2:38).

Il pentimento e il battesimo sono due tappe determinanti nella vita del cristiano. Sapete voi che il battesimo è prefigurato da diversi avvenimenti relativi all'Antico Testamento?

La confusione che esiste sul soggetto del battesimo risulta in parte nell'ignoranza del significato della traversata del mar Rosso.

Paolo scrive sul soggetto degli avvenimenti raccontati nel libro dell'Esodo: "Or queste cose avvennero loro per servire d'esempio, e sono state scritte per ammonire di noi, che ci troviamo agli ultimi termini dei tempi" (I Cor. 10:11).

E aggiunge: "Perché, fratelli, non voglio che ignoriate che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, e tutti passarono attraverso il mare, e tutti furono BATTEZZATI, nella nuvola e nel mare per essere di Mosé" (I Cor. 10:1-2).

L'apostolo Paolo non vuole che noi ignoriamo il significato della traversata del mar Rosso per il popolo che Dio Si è scelto. Egli ci conferma che si tratta della parola greca tradotta per "baptisés" che significa "tuffare, immergere".

Sotto la servitù egiziana, il popolo d'Israele aveva adottato delle cattive abitudini. L'Eterno intese i lamenti del popolo e si ricordò del patto che Egli aveva fatto con Abramo. Egli inviò Mosé per fare uscire il popolo da quel paese che è simbolizzava il peccato.

Dopo l'uscita dall'Egitto, Dio porta il popolo verso Pi-Hahiroth (Esodo 14-9), in un passaggio stretto dove l'unica uscita era il mar Rosso. I figli d'Israele furono presi da panico vedendo che l'esercito di Faraone si era lanciato al loro seguito (Esodo 14:10).

Mosé li assicurò: "Non temete, state fermi, e mirate la liberazione che l'Eterno compirà oggi per voi... E Mosé stese la sua mano sul mare; e l'Eterno fece ritirare il mare mediante un gagliardo vento orientale durato tutta la notte, e ridusse il mare in terra asciutta; e le acque si divisero. E i figliuoli entrarono in mezzo al mare sull'asciutto; e le acque formarono come un muro alla loro destra e alla loro sinistra" (Esodo 14:13, 21-22).

Dio non li aveva guidati fino a quel luogo per caso. La scelta era intenzionale. Il popolo entrò nel mar Rosso che si divise, le acque formarono un muro per parte. Il popolo si sarebbe annegato se Dio non l'avesse protetto grazie a questo miracolo.

Come il battesimo, la traversata del mar Rosso è simbolo di un'immersione in una vera tomba liquida. Faraone e i suoi soldati vivevano nel peccato e perirono in quella tomba. Traversando il mar Rosso, gli Israeliti lasciarono quella che era stata la loro vita nel seno della nazione egiziana, simbolo del peccato, per adottarne un'altra nella terra promessa. Questa traversata miracolosa prefigura il battesimo del cristiano.

I riti di purificazione all'epoca dell'Antico Testamento erano numerosi. Per esempio, prima di presentarsi davanti al propiziatorio, simbolo del trono di Dio, il sacerdote doveva lavarsi, bagnare il suo corpo, nell'acqua (Levitico 16:1-4).

Naaman, capo dell'esercito del re di Siria, era lebbroso (II Re 5:1). Egli andò a trovare il profeta Eliseo che, senza riceverlo, gli fece dire da un messaggero: "Vai lavati sette volte nel Giordano; la tua carne tornerà sana e tu sarai puro. Ma Naaman si adirò e se ne andò, dicendo: Ecco io pensavo: Egli uscirà senza dubbio incontro a me, si fermerà là, invocherà il nome dell'Eterno, del suo Dio, agiterà la mano sulla parte malata, e guarirà il lebbroso... E voltandosi se ne andava tutto infuriato. Ma i suoi servi gli si accostarono per parlargli, e gli dissero: Padre mio se il profeta ti avesse ordinato una qualche cosa difficile, non l'avresti tu fatta? Quanto più ora ch'egli ti ha detto: Lavati e sarai mondato? Allora egli scese e si tuffò sette volte nel giordano, secondo la parola dell'uomo di Dio; e la sua carne tornò come la carne di un piccolo fanciullo, e rimase puro" (II Re 5:10-14).

Dio ha sempre voluto che gli uomini siano puri fisicamente, mentalmente e spiritualmente. Quelle cerimonie relative nell'Antico Testamento erano una prefigurazione della purificazione spirituale, possibile grazie a Gesù Cristo ed allo Spirito Santo che Dio dona a quelli che ubbidiscono (Atti 5:32). Queste cerimonie non potevano purificare spiritualmente né aprire l'accesso al Regno di Dio a coloro che le praticavano.

Ecco uno dei rimproveri che Dio rivolge a Israele e cito: "Quand'anche tu ti lavassi col nitro (che è un agente purificatore potente), e usassi molto sapone (prodotto molto caustico che attacca la pelle), la tua iniquità lascerebbe una macchia dinanzi a me, dice il Signore, l'Eterno" (Geremia 2:22).

L'apostolo Paolo menziona queste cerimonie: "Esso è una figura del tempo attuale, conformemente alla quale si offrono doni e sacrifici che non possono, quanto alla coscienza, rendere perfetto colui che offre il culto, poiché si tratta solo di cibi, di bevande e di varie abluzioni, insomma, di regole carnali imposte fino al tempo della riforma (è a dire fino al sacrificio di Cristo)" (Ebrei 9:9-10).

Queste abluzioni erano un segno che non poteva purificare lo spirito. Solo al pentimento segue il dono dello Spirito Santo per condurre l'uomo alla conversione, attuando un nuovo modo di vita. Tutte queste abluzioni, queste purificazioni con l'acqua simbolizzavano il battesimo per immersione, instaurato nel Nuovo Testamento.

La traversata del mare Rosso dal popolo d'Israele, era una prefigurazione del battesimo un simbolo effettuato sotto l'antico patto, un patto fisico il quale non prometteva che delle ricompense materiali.

Tuttavia notate ciò che Dio dice del nuovo patto per la quale delle promesse ancora più grandi sono previste: "Questo è il patto che farò con loro dopo quei giorni, dice il Signore: Io metterò le mie leggi nei loro cuori, e le scriverò nelle loro menti" (Ebrei 10:16).

Giovanni Battista fu il primo a battezzare coloro che cercavano il pentimento (Matteo 3:4-11). Chi dunque gli ha conferito l'autorità di battezzare Giovanni Battista ha costruito il tratto di unione tra il rituale dell'Antico Testamento e Cristo. Egli apporta anche più chiarezza al significato del piano della salvezza.

Ma chi gli aveva insegnato il modo di procedere al battesimo? Giovanni Battista conosceva il significato di tutti questi esempi dell'Antico Testamento dalla sua più tenera infanzia. Le Scritture ci rivelano che i suoi Genitori erano "Giusti davanti a Dio" (Luca 1:6).

Giovanni Battista aveva compreso che la traversata del mare Rosso di tutta una nazione era un simbolo e la rivelazione di ciò che ogni individuo deve fare: pentirsi e in seguito essere immersi, battezzati nell'acqua.

Leggiamo ciò che egli dice ai farisei a ai sadducei della sua epoca: "Allora Gerusalemme e tutta la Giudea e tutto il paese intorno al Giordano accorrevano a lui; ed erano battezzati da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Ma vedendo egli molti dei farisei e dei sadducei venire al suo battesimo, disse loro: Razza di vipere, chi vi ha insegnato a fuggire dall'ira a venire? Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento... Ogni albero che non fa buon frutto, sta per essere tagliato e gettato al fuoco Ben vi battezzo io con acqua, in vista di ravvedimento; ma colui che viene dietro a me è più forte di me, ed io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con fuoco. Egli ha il ventilabro in mano, e netterà interamente l'aia sua, e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma arderà la pula nel fuoco inestinguibile" (Matteo 3:5-12).

Giovanni Battista ci lascia un esempio per la cerimonia del battesimo che è una immersione totale nell'acqua. La Scrittura dichiara: "Or, anche Giovanni Battista stava battezzando a Enon, presso Salim, perché c'era là molta acqua e la gente veniva a farsi battezzare" (Giovanni 3:23).

Numerosi altri esempi dimostrano che il battesimo deve essere fatto per immersione. L'acqua, nella quale il peccatore è tuffato ed esce in nuova vita, è simbolo di una tomba liquida nella quale il vecchio uomo, l'uomo peccatore è stato seppellito. Il battesimo è dunque la morte, la fine della vita di peccato.

La parola "battesimo" è tradotta dal greco "BAPTIZO" che significa "immergere, sommergere, tuffare sotto la superficie", come lo confermano diverse opere (Translator's New Testament, p.555).

Tutti gli altri battesimi non sono che tradizione umana e contrari all'insegnamento biblico. Tuttavia, il battesimo non serve a niente prima di avere deciso di pentirsi dei suoi peccati e di vivere in conformità con la volontà divina. Ecco perché nel giorno della Pentecoste, nell'anno 31 della nostra era, Pietro non esitava a dire: "Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato... "(Atti 2:38). Il pentimento deve immancabilmente precedere il battesimo.


PENTIMENTO E BATTESIMO
(seconda parte)

Molte persone sono state battezzate, ma il loro battesimo è valevole? Hanno esse adempiuto le condizioni che ne esige e possiedono esse questo germe di vita eterna che è lo Spirito Santo di Dio?

Nel giorno della Pentecoste, coloro che avevano ascoltato il discorso di Pietro ebbero il cuore vivamente toccato e dissero agli apostoli: "Fratelli cosa dobbiamo fare? E Pietro disse loro: Ravvedetevi, e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo" (Atti 2:37-38).

Dopo la guarigione dell'uomo zoppo dalla nascita, Pietro aggiunge: "Ravvedetevi dunque e convertitevi, onde i vostri peccati siano cancellati..." (Atti 3:19).

Ecco dunque le condizioni da compiere per divenire cristiani. Colui che non compie tutte queste condizioni non è un discepolo di Cristo.

Pentirsi, è riconoscere davanti a Dio di avere trasgredito la Sua legge, poichè la Bibbia ci dice che il peccato è la trasgressione della legge (I Giovanni 3:4). Convertirsi, è cambiare il proprio modo di vivere affichè sia in conformità con la legge divina. E' allora solamente che si può essere battezzati ed essere assicurati di ricevere lo Spirito Santo, secondo le promesse che Dio ha fatto a coloro che gli ubbidiscono (Atti 5:32).

Lo Spirito divino è uno spirito di forza, di amore e di saggezza (II Timoteo 1:7). La persona che ha ricevuto questo spirito è generata da Dio. Essa è rivestita del carattere divino e riceve nello stesso tempo le qualità dei frutti dello Spirito menzionati in Galati 5:22-23.

Cristo ci ha lasciato un esempio. Ben che Egli non commise peccato, Gesù fu battezzato. Vediamo come questo è avvenuto: "Allora Gesù dalla Galilea si recò al Giordano da Giovanni per essere da lui battezzato. Ma questo vi si opponeva dicendo: Sono io che ho bisogno di essere battezzato date, e tu vieni a me? Ma Gesù gli rispose: lascia fare per ora; poiché conviene che noi adempiamo ogni giustizia. Allora Giovanni lo lasciò fare. E Gesù, tosto che fu battezzato, salì fuori dall'acqua" (Matteo 3:13-16).

Notate bene che da quando Gesù fu battezzato, "uscì dall'acqua". Queste piccole frasi provano che Gesù fu battezzato per immersione, non per aspersione, né per abluzione. Questo è conforme con il significato della parola "baptizo" che significa: "tuffare nel, immerso".

Gesù lasciò altri esempi ai Suoi discepoli. Leggiamo ciò che l'apostolo Giovanni scrive nel suo Evangelo: "Dopo queste cose, Gesù venne con i suoi discepoli nelle campagne della Giudea; quivi si è trattenuto con loro e battezzava più dei discepoli di Giovanni, quantunque no fosse Gesù che battezzava ma i suoi discepoli" (Giovanni 3:22 e 4:1-2).

Gesù non ha battezzato nessuno Lui stesso, ma Egli domandava ai Suoi discepoli di farlo in Suo nome. E' la ragione per la quale battezzavano nel nome di Gesù Cristo. Aveva dato a loro l'autorità di agire nel Suo nome, per Lui e per la Sua autorità.

All'inizio del Suo ministero, Cristo dichiara: "Ravvedetevi e credete all'Evangelo" (Marco 1:15).

La buona notizia è il messaggio che Dio domanda al Suo Figlio, Gesù Cristo, di recasi al mondo da parte Sua. La buona notizia non è la venuta di Cristo, ma il messaggio che Egli è venuto a dare, quello del governo divino, del Regno di Dio.

Durante tre anni e mezzo, Gesù insegnava questa buona notizia ai discepoli. Dopo la Sua resurrezione, disse a loro ancora: "Andate in tutto il mondo e predicate l'Evangelo ad ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato" (Marco 16:15-16).

Questo messaggio è rivolto a tutti coloro che Dio chiamerà durante la presente epoca, come Pietro lo conferma il giorno della Pentecoste dicendo: "Ravvedetevi... che ognuno di voi sia battezzato", ma aggiunge ancora: "Poiché per voi è la promessa, e per i vostri figliuoli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore l'Iddio nostro ne chiamerà" (Atti 2:38-39).

Matteo riferisce quanto segue: "Gesù, accostatosi, parlò loro, dicendo: Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli (i discepoli dovevano insegnare il messaggio che Dio ha inviato per l'intermediario di Gesù Cristo: è a dire la buona notizia del governo, del Regno di Dio) battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro d'osservare tutte quante le cose che vi ho comandate" (Matteo 28:18-20).

Durante il battesimo per immersione, il credente pentito è battezzato nel (secondo la parola originale greca) Padre il Figlio e lo Spirito Santo. Quanto a colui che amministra il battesimo, deve farlo nel nome di Gesù, cioè per l'autorità di Gesù.

Poiché il nostro Signore ha dichiarato che "ogni potestà "Gli è stata data "in cielo e sulla terra", Egli ha dunque tutta l'autorità. Colui che amministra il battesimo deve farlo per sua autorità.

Gli apostoli eseguirono questo ordine. E battezzarono i credenti pentiti. Le Scritture ci riferiscono che dopo il discorso di Pietro nel giorno della Pentecoste: "Quelli dunque i quali accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone" (Atti 2:41).

Leggiamo cosa è avvenuto più tardi in Samaria: "E Filippo, disceso nella città di Samaria vi predicò il Cristo... Ma quand'ebbero creduto a Filippo che annunziava loro la buona novella relativa al Regno di Dio, e al nome di Gesù Cristo, furono battezzati, uomini e donne" (Atti 8:5 e 12).

Coloro che non credono al battesimo per immersione affermano che il battesimo, qui menzionato, non è stato amministrato nell'acqua, ma che si trattava del battesimo dello Spirito Santo. Il seguito del versetto prova il contrario: "Or gli apostoli ch'erano a Gerusalemme, avendo inteso che la Samaria aveva ricevuto la Parola di Dio, vi mandarono Pietro e Giovanni. I quali, essendo discesi là, pregarono per loro affinché ricevessero lo Spirito Santo, poiché non era ancora disceso sopra alcuno di loro, ma erano solo stati battezzati nel nome del Signor Gesù.. allora imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo" (Atti 8:14-17).

Poiché non avevano ancora ricevuto lo Spirito Santo, è dunque evidente che il solo battesimo che era stato a loro amministrato era il battesimo per immersione. In più, questo esempio ci mostra che lo Spirito Santo si trasmette per imposizioni delle mani.

Vediamo lo scritto della conversione di Saulo, che divenne l'apostolo Paolo: "Or in Damasco v'era un certo discepolo, chiamato Anania; e il Signore gli disse in visione... Vài, perché egli è uno strumento che ho eletto per portare il mio nome davanti ai Gentili, ed ai re, ed ai figliuoli d'Israele.. .E Anania se ne andò, ed entrò in quella casa; ed avendogli imposte le mani disse: fratello Saulo, il Signore, cioè Gesù, che ti è apparso sulla via per la quale tu venivi, mi ha mandato perché tu sii ripieno dello Spirito Santo. E in quell'istante gli caddero dagli occhi come delle scaglie, e ricuperò la vista; poi levatosi, fu battezzato..."(Atti 9:10, 17-18).

Anania aveva già ricevuto lo Spirito Santo e lo trasferì a Saulo imponendo le mani. Più tardi, l'apostolo Paolo impose le mani a Timoteo. Vediamo ciò che lui scrive: "Per questa ragione ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per imposizione delle mie mani. Poiché Iddio ci ha dato uno spirito non di timidità, ma di forza e d'amore e di correzione" (II Timoteo 1:6-7)

Quando l'apostolo Pietro ebbe la visione della tovaglia piena di quadrupedi, di rettili e di uccelli del cielo, Dio voleva fare comprendere che Egli concedeva il pentimento anche ai pagani (Atti 11:18). Pietro dichiara: "Voi sapete come non sia lecito ad un Giudeo di avere relazioni con uno straniero o di entrare da lui; ma Dio mi ha mostrato che non debbo chiamare alcun uomo immondo o contaminato... Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo cadde su tutti coloro che udivano la Parola. E tutti i credenti circoncisi che erano venuti con Pietro, rimasero stupiti che il dono dello Spirito Santo fosse sparso anche sui Gentili; poiché li udivano parlare in altre lingue, e magnificavano Iddio. Allora Pietro prese a dire: può alcuno vietare l'acqua perché non siano battezzati questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi stessi? E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo" (Atti 10:28, 44-48).

Queste persone hanno ricevuto lo Spirito Santo, poiché Dio voleva insegnare a Pietro che Egli non fà eccezione di persone (Atti 10:34-35). Lo hanno ricevuto semplicemente, senza dover ripetere durante delle ore dei "alleluia" o "lodato sia Gesù". Tutti parlavano in lingue, ma in una lingua intelligibile, poiché li intendevano glorificare Dio. Pietro dette l'ordine di battezzarli.

Quando Filippo incontrò il ministro di Candace, "e discesero ambedue nell'acqua, Filippo e l'eunuco; e Filippo lo battezzò" (Atti 8:26-39).

Il battesimo è il simbolo nello stesso tempo di un seppellimento e di una resurrezione. Paolo scrive: "Essendo stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che ha risuscitato lui dai morti" (Colossesi 2:12).

Essere tuffati nell'acqua, essere immersi, è essere seppelliti in fondo dell'acqua e, ritornando alla superficie si risuscita da questo seppellimento.

Paolo scrive: "O ignorate voi che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Noi siamo dunque con lui seppelliti mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita. Perché, se siamo divenuti una stessa cosa con lui per una resurrezione simile alla sua, sapendo questo: che il nostro vecchio uomo (l'uomo che vive nel peccato, nella trasgressione della legge) è stato crocifisso con lui, affinché il corpo del peccato fosse annullato, onde noi non serviamo più al peccato; poiché colui che è morto (nell'acqua del battesimo) è affrancato dal peccato (non è più sotto il salario della morte eterna richiesta dal peccato)" (Romani 6:3-7 e 23). Paolo aggiunge questa piccola frase: "Non regni dunque il peccato (la trasgressione della legge) nel vostro corpo mortale per ubbidirgli nelle sue concupiscenze (Romani 6:12 a confrontare con I Giovanni 3:4).

Dopo il pentimento deve seguire il battesimo per immersione. E una delle condizioni requisite per ricevere lo Spirito Santo. Il caso di Cornelio e della sua famiglia fu eccezionale, Dio voleva mostrare che Egli accordava il pentimento anche ai Gentili alfine che anche essi più tardi abbiano la vita eterna . Ed è facile di capire che un bambino non ha la maturità che gli permette di disciplinare il suo spirito, alfine di pentirsi e di credere come lo deve e di impegnarsi a vivere di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Bisogna essere adulti per essere battezzato.