LA RISPOSTA ALLE PREGHIERE NON ESAUDITE

Perché Dio non risponde Egli alle preghiere di molta gente? Sapete voi pregare in modo di ottenere dei veri risultati?

Quello che io mi accingo preparato a dire, io lo so, non sarà "politicamente corretto". Così, lasciatemi esprimerlo in questo modo: Perché il Dio della Bibbia esaudirebbe Egli delle preghiere che sono rivolte a un altro dio? Delle preghiere fatte in cattivo modo? Delle preghiere dove si richiedono delle cose cattive? Le preghiere di coloro che disobbediscono regolarmente al vero Dio?

La risposta è semplice - Dio non esaudisce tali preghiere! Non vi ingannate. Se le vostre preghiere non sono rivolte al vero Dio, e se esse non sono fatte nel modo buono, non aspettatevi che esse siano esaudite. Questo può apparire scioccante per coloro che prendono il cristianesimo per acquisito, però, nel nostro mondo occidentale presumibilmente cristiano, la verità è che milioni di gente ignorano chi è il vero Dio - e come pregarlo.

Molta gente, io lo so, ripetono un "linguaggio incomprensibile" o delle litanie qualsiasi, e finiscono per "sentirsi meglio". E, del fatto che i problemi si risolvono spesso da se stessi, questa gente crede che le loro preghiere siano state "esaudite", allora che non è il caso. Spesso anche, questo và di pari con la pratica delle scienze occulte o del "potere del pensiero positivo".

Non è di questa specie di "risposta" che io desidero parlare in questo articolo, ma dell'intervento diretto del Dio della Bibbia - il Creatore dei cieli e della terra, il Sovrano Supremo e attivo in tutto l'universo! Come, voi e coloro che vi sono cari, potete ottenere la risposta alle vostre preghiere? Benché vi sono altri principi, io desidero offrirvi qui qualche "chiave" fondamentale che vi permetteranno di vedere vostre preghiere esaudite. Se voi le seguite attentamente, fedelmente, e con tutta sincerità, voi non tarderete ad ottenere delle vere risposte - delle risposte così reali e così potenti, che vi sorprenderanno, voi, come coloro che non hanno mai conosciuto une tale specie di potenza prima.

Chiave n° 1: pregate sinceramente il vero Dio

Affinchè le vostre preghiere siano veramente esaudite, è essenziale che esse siano rivolte al vero Dio, a Colui che si rivela all'umanità in modi molti: attraverso la Creazione, la Bibbia, i Suoi interventi profetizzati negli affari del mondo e le Sue risposte a coloro che Lo cercano e che Gli ubbidiscono.

Sotto l'ispirazione divina, l'apostolo Paolo ha descritto il vero Dio: "Poiché, se sono degli esseri che sono chiamati dio, sia nei cieli, sia sulla terra, come esistono realmente parecchi dei e parecchi signori, nondimeno, per noi vi è che un solo Dio, il Padre dal quale vengono tutte le cose e per cui noi siamo, ed è un solo Signore, Gesù Cristo, per le quali sono tutte le cose e per cui noi siamo" (1 Corinzi 8:5-6).

In un approccio ecumenico e moderno della religione, si potrebbe credere che pregare un "essere nebuloso in cielo" o una statua di budda equivarrebbe a pregare il Creatore supremo - il Dio d'Abramo, d'Isacco d'Israele e di Gesù Cristo. Ma non c'è niente di tutto questo!

Gesù Cristo ci rivela il vero Dio in Matteo 11:27. Egli dichiara a uno dei Suoi discepoli: "Da tanto tempo sono con voi e tu non m'hai conosciuto, Filippo? Chi ha veduto me, ha veduto il Padre; come mai dici tu: Mostrami il Padre? Non credi tu ch'io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre è in me" (Giovanni 14:9-11).

Gesù Cristo ci rivela Dio come un Essere divino compassionevole - un "Padre". E noi vediamo che era per il Cristo che il Padre guariva i malati, per riconfortava coloro che avevano lo spirito abbattuto, e insegnava ai Suoi chiamati i Dieci Comandamenti, in quanto che modo di vita (Matteo 19:17). Questo dovrebbe aiutarci a meglio comprendere il carattere di Dio, è ciò che Egli desidera per noi.

Cristo ci ha anche mostrato l'esempio da seguire sul modo di pregare il Padre: "Poi levati gli occhi al cielo, disse: Padre l'ora è venuta: glorifica il tuo Figliuolo, affinché il Figliuolo glorifichi te" (Giovanni 17:1). Di più, mentre Egli istruiva i Suoi discepoli sul soggetto delle cose spirituali, Egli insegnò a loro anche il buon modo di pregare, dicendo: "Padre nostro che sei nei cieli! Venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra com'è fatta nel cielo. Dacci oggi il nostro pane quotidiano; e rimettici i nostri debiti come noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. Poiché a te appartengono i ogni secolo, il regno, la potenza e la gloria. Amen!" (Matteo 6:9-13).

Di nuovo, Gesù dichiarò che il Dio che noi dobbiamo pregare, è un Padre. E cosa dice Egli di questo Padre? Che Egli è "nei cieli" e che Egli possiede un Regno, o un governo, che sarà stabilito qui giù. Dio - in quanto che nostro Padre - è Colui che può darci il nostro pane quotidiano, perdonare i nostri peccati, liberarci da Satana, e farci entrare nel Suo Regno eterno.

Descrivendo il vero Dio, che pochissima gente conosce, anche alla nostra epoca, l'apostolo Paolo ha detto: "Poiché passando, e considerando gli oggetti del vostro culto. Ho trovato anche un altare sul quale era scritto: al dio sconosciuto. Ciò dunque che voi adorate senza conoscerlo io ve l'annunzio. L'Iddio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi fatti d'opera di mano; e non è servito da mani d'uomini; come se avesse bisogno di alcuna cosa. Egli che dà a tutti la vita, il fiato ed ogni cosa. Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini delle loro abitazioni" (Atti 17:23-26).

L'Antico Testamento ci insegna di più sul vero Dio. Nebucadnezar, il grande re babilonese, apprese che il suo regno stava per essergli ritirato fino a che egli seppe "che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e lo dà a chi vuole" (Daniele 4:32). Dio non divide la Sua supremazia con le persone! Egli ispirò Isaia a scrivere: "Volgetevi a me e siate salvati, voi tutte le estremità della terra! Poiché io sono Dio, e non ve né alcun altro. Per me stesso io l'ho giurato; è uscita dalla mia bocca una parola di Giustizia, e non sarà revocata: Ogni ginocchio si piegherà davanti a me, ogni lingua mi presterà giuramento" (Isaia 45:22-23).

Si tratta là del Dio supremo di cui la potenza e la gloria sono infinite! Così, quando voi vi mettete in ginocchio e che alzate le mani per pregare il Creatore dell'universo, voi dovete rendervi conto a chi rivolgete le vostre preghiere - e "santificate" o lodate il Suo nome, come Gesù ce l'ha raccomandato. Ricordatevi che Dio è non solamente il Creatore, ma anche il governatore attivo di tutto l'universo - e che è Lui che decide della grandezza e della caduta delle nazioni, secondo la Sua volontà. E' Lui che controlla il clima - e che manda "la pioggia nel proprio tempo" (Deuteronomio 28:12) - e a volte la siccità e la distruzione sulle nazioni che hanno bisogno di essere castigate (Versetti 24-25).

Se voi vi sottomettete a Dio, se voi Gli ubbidite e Lo servite, Egli sarà per voi un Padre pieno d'amore, che vi protegge, che vi guarisce, e che vi concede "ogni grazia eccellente e ogni dono perfetto" (Giacomo 1:17). Dio è compassionevole e misericordioso. "Poiché quanto i cieli sono alti al disopra della terra, tanto è grande la sua benignità verso quelli che lo temono. Quanto è lontano il levante dal ponente, tanto ha egli allontanato da noi le nostre trasgressioni. Come il padre è pietoso verso i suoi figliuoli, così è pietoso l'Eterno verso quelli che lo temono. Poiché egli conosce la nostra natura; egli si ricorda che siamo polvere" (Salmo 103:11-14).

Così, quando voi cominciate la vostra preghiera, accertatevi che voi vi rivolgete al vero Dio - e a nessun altro. Pensate all'Essere che voi pregate e adorate questo Dio supremo che vi dà il soffio di vita.

Chiave n° 2: Studiate la Bibbia

Il fatto di pregare il vero Dio implica necessariamente di credere nella Sua parola. E la Sua parola - che insegna agli uomini come vivere - si può trovare nella Sacra Bibbia. Questa ci rivela una conoscenza indispensabile, che non si piò trovare in nessuna altra parte. La Bibbia, è il "manuale di istruzione" che Dio ha dato all'umanità. Essa ci rivela chi è Dio - come Egli è e come noi dobbiamo servirLo. La Bibbia contiene anche le istruzioni divine concernenti il modo di pregare.

Il semplice fatto di "andare in Chiesa", o di leggere superficialmente la Bibbia, prendendo dei versetti qui e là, a titolo d'ispirazione o di conforto, non vi istruirà molto. Dio ci esorta dicendo: "Studiati di presentare te stesso approvato dinanzi a Dio: operaio che non abbia ad essere confuso, che tagli rettamente la parola della verità" (2 Timoteo 2:15).

Per conoscere Dio, per comprendere la Sua volontà e per credere alle Sue promesse, voi dovete studiare la Sua parola in modo regolare e ordinato, come voi fareste con un manuale di scienza o di storia. L'Evangelo secondo Matteo - il primo libro del Nuovo Testamento - è un buon testo per cominciare. Leggetelo interamente, lentamente e attentamente - notandone le parole di Gesù, e facendone particolarmente attenzione ai numerosi esempi di preghiere esaudite.

Non è lo scopo di questo articolo di provarvi, in modo assoluto, l'ispirazione divina della Bibbia. Nondimeno, se voi lo desiderate, sarà possibile di farlo da voi stessi, esaminando le profezie bibliche, quelle che furono una volta adempiute nei loro minimi particolari, e quelle che stanno per adempiersi in questa epoca appassionante dei tempi della fine. Quando voi comprenderete i particolari e l'ampiezza di queste profezie, voi saprete che Dio ha per così dire firmato la Bibbia con il Suo nome - dimostrando che questo libro è visibilmente d'ispirazione divina! L'apostolo Paolo ha scritto: "Ogni Scrittura è ispirata da Dio è utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, a educare nella giustizia, affinché l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona" (2 Timoteo 3:16-17).

Leggendo le numerose ben precise promesse, fatte nella Bibbia, domandate all'Onnipotente di adempierli nella vostra vita. Guardate come degli esempi da seguire le richieste di Gesù o di altri personaggi, che voi scoprirete nella Bibbia. Così, ogni volta che voi pregate, seguite l'esempio di Cristo e dei Suoi apostoli. Di fronte alle prove e alle difficoltà simili, pregate come essi pregarono.

Che cosa ne è del re Davide e degli altri profeti di un tempo? Le loro preghiere ferventi, come anche le impressionanti liberazioni che Dio accordò loro, ci servano di esempio e fortifichino la nostra fede: "Or queste cose avvennero loro per servire d'esempio, e sono state scritte per ammonizione di noi, che ci troviamo agli ultimi termini dei tempi" (1 Corinzi 10:11).

Se il re Davide era un uomo secondo il cuore dell'Eterno (1 Samuele 13:14), questo non era solo perché egli ubbidiva a Dio, ma anche perché egli camminava e parlava con Lui; perché egli Lo venerava e Lo adorava continuamente. Questa attitudine si manifesta in tutto il libro dei Salmi: "Anima mia, benedici l'Eterno! O Eterno mio Dio, tu sei sommamente grande; Sei vestito di splendore e di maestà. Egli s'ammanta di luce come una veste; distende i cieli come un padiglione [...] Io canterò all'Eterno finché io viva; salmeggerò il mio Dio finché io esista" (Salmo 104: 1-2, 33).

Non fate più delle preghiere a memoria, che sono vuote di senso. Cominciate piuttosto a studiare attentamente gli insegnamenti divini e gli esempi relativi alla preghiera, che si trovano nella Bibbia. Lasciate la parola ispirata da Dio insegnarvi come pregare - e cosa domandare. Credete agli insegnamenti e alle promesse che questo libro santo rivela.

Chiave n° 3: Pentitevi profondamente dei vostri peccati

Benché Dio esaudisce a volte le preghiere delle persone che l'invocano sinceramente nel momento di angoscia, nondimeno, egli non è sostenuto dalla Sua parola di agire così. Di questo fatto, vi è della gente che, disgustata dagli orrori della guerra, si chiedono: "Dove era Dieu durante la battaglia di Leningrado, quando delle centinaia di migliaia di gente perirono?" O ancora: "Dove era Dieu quando i Giudei, i Polacchi, i Cechi, i Danesi e gli Olandesi erano condotti nelle camere a gas, durante la seconda guerra mondiale"?

La parola di Dio risponde: "Ecco, la mano dell'Eterno non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire; ma sono le vostre iniquità quelle che hanno posto una barriera fra voi e il vostro Dio, sono i vostri peccati quelli che hanno fatto sì ch'egli nasconda la sua faccia da voi, per non darvi più ascolto" (Isaia 59:1-2).

Questa stessa verità si trova nel Nuovo Testamento. Un cieco, che Gesù aveva guarito, dichiara: "Si sa che Dio non esaudisce i peccatori; ma se uno è pio verso Dio e fa la sua volontà, quello egli esaudisce" (Giovanni 9:31).

A noi non appartiene la psicanalisi o il "sezionare spiritualmente" coloro che nel passato, non hanno avuto esaudite le loro preghiere. Però, noi abbiamo ognuno il dovere di chiederci: "E' veramente il vero Dio che adoro? E faccio veramente la Sua volontà?"

Gesù ha detto: "Se tu vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti" (Matteo 19:17). Osservate voi i Dieci Comandamenti? O trovate voi forse delle scuse? L'apostolo Giovanni è stato ispirato a scrivere: "E qualunque cosa chiediamo la riceviamo da Lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo le cose che gli sono grate" (1 Giovanni 3:22). Questo versetto del Nuovo Testamento ci mostra chiaramente che Dio risponde alle nostre preghiere quando noi osserviamo i suoi commandenti!

Siamo onesti! E' facile di razionalizzare o di "filosofare" su questo insegnamento biblico, pertanto chiaro, concernente l'ubbidienza alla la legge divina. Ma, per ottenere delle vere risposte alle vostre preghiere, voi dovete pentirvi di avere trasgredito i Dieci Comandamenti, di avere peccato (1 Giovanni 3:4). Voi dovete ugualmente accettare Gesù Cristo in quanto che vostro Salvatore personale (Atti 2:38). In seguito, con l'aiuto dello Spirito Santo, voi dovete sottomettervi a Gesù Cristo, ogni giorno di più, per lasciarlo vivere la Sua vita di ubbidienza in voi. Ricordatevi le parole dell'apostolo Paolo: "Sono stato crocifisso con Cristo, e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e la vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figliuolo di Dio il quale m'ha amato, e ha dato se stesso per me" (Galati 2:20).

Man mano che voi crescerete nella grazia e nella conoscenza di Gesù Cristo (2 Pietro 3:18), e in misura che voi avanzerete nella vostra via cristiana, Egli vivrà la Sua vita in voi di più in più perfettamente. Sicuramente, voi non sarete subito "perfetti"! Nessun essere umano non è mai stato perfetto - salvo Gesù Cristo. Però, sottomettendovi a Lui, voi camminerete conformemente ai Dieci Comandamenti. E, "camminando con Cristo", voi avrete la certezza che le vostre preghiere saranno esaudite come mai prima.

Chiave n° 4: Perdonate agli altri

Un'altra chiave essenziale per avere le nostre preghiere esaudite, è il nostro desiderio di voler realmente perdonare agli altri. Francamente parlando, il nostro Padre celeste non risponde alle preghiere di coloro che si rivolgono a Lui in uno spirito di vendetta, di amarezza o di astio: Subito dopo averci dato un modello di Preghiera - una preghiera nella quale le grandi linee del buon modo di rivolgersi a Dio sono descritte - Gesù prosegui le Sue istruzioni ai Suoi discepoli, dicendo: "Poiché se voi perdonate agli uomini i loro falli, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi. Ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà i vostri falli" (Matteo 6:14-15).

Sotto l'ispirazione divina, il profeta Isaia ci previene di non presentarci davanti a Dio, allora che noi opprimiamo il nostro prossimo, o che noi l'accusiamo, o che noi ci comportiamo in modo egoista. Egli ha scritto: "Allora chiamerai, e l'Eterno ti risponderà; griderai, ed egli dirà: Eccomi! Se tu togli di mezzo a te il giogo, il gesto minaccioso ed il parlare iniquo; se l'anima tua supplisce ai bisogni dell'affamato, e sazi l'anima afflitta, la tua luce si leverà nelle tenebre, e la tua notte oscura sarà come il mezzodì" (Isaia 58:9-10).

Lo stesso Gesù ci esorta, dicendo: "Se dunque tu stai per offrire la tua offerta sull'altare, e quivi ti ricordi che il tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia quivi la tua offerta sull'altare, e vai prima a riconciliarti col tuo fratello; e poi vieni a offrire la tua offerta" (Matteo 5:23-24).

Noi dobbiamo dunque rivolgerci a Dio in una attitudine di umiltà, di pentimento e di misericordia. Senza questo, come Gesù l'ha detto, Dio non ci perdonerà! Uno spirito di umiltà e di misericordia è un elemento chiave per sapere se Dio ascoltera o no le nostre preghiere. Nella Sua parola ispirata, Egli dichiara: "Ecco su chi io poserò lo sguardo: su colui ch'è umile, che ha lo spirito contrito, e trema alla mia parola" (Isaia 66:2).

Chiave n° 5: Cercate la volontà di Dio

Un altra chiave per avere le nostre preghiere esaudite, è di essere sicuri - nella misura del possibile- che i nostri desideri e le nostre richieste siano conformi alla volontà di Dio. Quando voi studiate la Bibbia con zelo, e quando voi vi sottomettete a Cristo in modo di lasciare vivere la Sua vita in voi, la Sua volontà si sostituirà di più in più alla vostra. Essa affetterà il vostro modo di pregare. Voi giungerete a comprendere che Dio ha fatto tutti gli esseri umani alla Sua immagine - e che Egli "chiamerà" a Suo tempo, tutta l'umanità alla comprensione e al pentimento. Avendo questo nello spirito, nelle vostre preghiere, voi non penserete solo che a voi stessi, ma anche al benessere degli altri. In seguito, come Gesù, voi potrete dire a Dio, in tutta sincerità: "Però, non la mia volontà, ma la tua sia fatta" (Luca 22:42).

Ricordatevi questo versetto chiave nella preghiera modello: "Sia fatta la tua volontà anche in terra com'è fatta nel cielo" (Matteo 6:10). Noi abbiamo bisogno tutti concentrarci su questo punto nelle nostre preghiere. Cos'è che è meglio per noi a lungo termine? Dio solo lo sà con certezza.

In compenso, la Bibbia contiene delle dozzine di promesse e d'istruzioni sul soggetto di ciò che Dio ha fatto - o farà in riguardo alle preghiere esaudite. Se noi preghiamo Dio con fede - e conformemente alla Sua volontà - noi possiamo essere sicuri che Egli ci esaudirà: "E questa è la confidanza che abbiamo in lui: che se domandiamo qualcosa secondo la sua volontà. Egli ci esaudisce in quel che gli chiediamo noi sappiamo di avere le cose che gli abbiamo domandate" (1 Giovanni 5:14-15).

Chiave n° 6: Abbiate fede in Dio

Più noi ci "abbeveriamo" della Parola di Dio, più noi ci rendiamo conto dell'importanza della fede. "Or, senza la fede è impossibile piacergli; poiché chi s'accosta a Dio deve credere che Egli è, e che è il rimuneratore di quelli che lo cercano" (Ebrei 11:6).

Così dunque, senza la fede reale, voi non potete piacere a Dio. In un modo generale, la Bibbia è molto chiara su questo punto: se voi non vi avvicinate a Dio con fede, Egli non ascolterà e non esaudirà le vostre preghiere. "Ma chieda con fede, [la sapienze] senza stare punto in dubbio; perché chi dubita è simile a un'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. Non pensi già quel tale di ricevere nulla dal Signore" (Giacomo 1:6-7).

Come è il caso con le altre chiavi che noi abbiamo già esaminato, la fede non può essere edificata che con la nostra sottomissione reale a Gesù Cristo, lasciandolo vivere la Sua vita in noi per lo Spirito Santo! "Così la fede viene dall'udire e l'udire si ha per mezzo della parola di Cristo" (Romani 10:17). Noi abbiamo bisogno di leggere regolarmente la Bibbia, e di impregnati degli esempi di fede e di obbedienza dei personaggi biblici, degli uomini e delle donne di Dio. E' così che noi ci "nutriamo" di Gesù Cristo (Giovanni 6:57). Noi giungiamo ad avere gli stessi pensieri e gli stessi desideri che i Suoi. E più noi cresciamo spiritualmente, più Egli vive in noi per il Suo Spirito Santo. Così uniti a Cristo, noi giungiamo ad essere pienamente fiduciosi che Dio il Padre ascolterà le nostre preghiere. Or la fede è questa fiducia indefettibile e assoluta in Dio!

Notate bene questo insegnamento essenziale di Gesù Cristo in riferimento con la preghiera e la fede: "E Gesù, rispondendo, disse loro: Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: Togliti di là e gettati nel mare se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dirà avverrà, gli sarà fatto. Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando crediate che le avete ricevute, e voi le otterrete" (Marco 11:22-24).

Se vi impregnate costantemente della parola di Dio, e pregando per avere la fede, voi vedrete quest'ultima aumentare sempre di più. Sappiate che la fede vivente ci è trasmessa dallo Spirito Santo che è in noi (Galati 5:22-23). Gesù ha detto: "Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figliuoli, quanto più i vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo domandano" (Luca 11:13).

Dio vuole darvi queste buone cose, a condizione che voi Glieli domandate in tutta umiltà. PregateLo costantemente e domandateGli di darvi la fede che voi avete bisogno. Imparate a credere nelle Sue promesse. Imparate a credere che Dio è reale - che la sua saggezza, il Suo amore e la Sua potenza sono tutte perfette. Sappiate che Egli manterrà tutte le Sue promesse! Imparate a imitare Abrahamo, il padre dei fedeli (Romani 4:16), "ma dinanzi alla promessa di Dio, non vacillò per incredulità, ma fu fortificato per la sua fede dando gloria a Dio essendo pienamente convinto che ciò che aveva promesso, Egli era potente da effettuarlo" (versetti 20-21).

Ecco la vera fede. Ecco l'attitudine che voi dovete avere, affinché le vostre preghiere siano esaudite.

Chiave n° 7: Siate perseveranti

Se il vostro bambino vi domandasse una volta sola di comperargli una bicicletta, senza riparlarvene dopo, credereste voi all'intensità della sua domanda? Se voi gliela compereste ugualmente, credete voi che egli saprebbe apprezzare il vostro gesto nel suo giusto valore? Ed è la stessa cosa quando noi domandiamo qualcosa al nostro Padre celeste. Prima di intervenire in modo soprannaturale, Egli vuole accertarsi che noi desideriamo ardentemente ciò che Gli abbiamo chiesto, e che noi sapremo rispettarLo e venerarLo per avere esaudito le nostre preghiere.

In altri termini, Dio utilizza i nostri bisogni o i nostri desideri per attirarci a Lui, spiritualmente parlando - per portarci a concentrarci sulla Sua volontà, e su ciò che è veramente migliore per noi e per il nostro prossimo. Se noi Gli domandiamo qualcosa alla leggera, per in seguito virtualmente dimenticare, cosa Egli ne dedurrebbe? Prima di tutto, che la Sua riposta ci importa poco o che i nostri desideri sono superficiali, soggetti a dei cambiamenti costanti. Egli saprebbe che, anche se Egli esaudirebbe questa specie di preghiera superficiale, noi non risentiremmo al Suo riguardo un profondo sentimento di riconoscenza e di venerazione!

Voi siete senza dubbio familiari con la parabola di Gesù concernente il "giudice iniquo" (Luca 18:1-8). Si tratta della storia di una vedova che persisteva a presentarsi davanti a un giudice "iniquo", fino al giorno in cui, finalmente, codesto disse: "Poiché questa vedova mi dà molestia, le farò giustizia [onorando la sua richiesta], che talora, a forza di venire, non finisca con rompermi la testa" (versetto 5). E Gesù aggiunge: "Ascoltate quel che dice il giudice iniquo. E Dio non farà egli giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui, e sarà egli tardo per loro? (versetti 6-7). Quando voi desiderate vivamente qualche cosa. Implorate Dio "giorno e notte" - e non abbandonate mai.

Dio vuole che noi siamo perseveranti. Egli vuole che noi camminiamo con Lui, che noi parliamo con Lui e che siamo in comunione con Lui durante tutta la nostra vita terrestre - e, finalmente, durante tutta l'eternità! L'apostolo Paolo ci esorta a pregare "non cessate mai di pregare" (1 Tessalonicesi 5:17).

Quando io frequentavo la giovane ragazza che divenne in seguito mia moglie, io non potevo fare a memo di lei. Noi avevamo delle lunghe conversazioni in privato o al telefono, e fù così fino al matrimonio. Essa era costantemente nel mio pensiero e nelle mie preghiere. La vera Chiesa di Dio è rappresentata come la fidanzata di Cristo. Così, alfine di meglio conoscere Cristo e il Padre, noi dobbiamo passare molto tempo con loro. E, ricordatevi che ciò che noi facciamo durante questa vita, ci prepara a passare l'eternità con loro. Si tratta di una vera relazione che, come ogni cosa, ha bisogno di tempo per svilupparsi.

Imparate a pregare Dio regolarmente, a consacrare sufficientemente del tempo alla preghiera, in modo di, venire "familiare" a Lui, "poiché in Lui noi abbiamo la vita, il movimento, e l'essere" (Atti 17:28). In base alle Scritture: "Gesù Si alzò molto presto al mattino, e passava molto tempo a pregare il Suo Padre (Marco 1:35).

Il profeta Daniele era stato promosso a uno dei posti più elevati nel più grande impero della sua epoca - l'Impero babilonese. Nondimeno, egli consacrò instancabilmente del tempo per pregare Dio in ginocchio - "tre volte al giorno" (Daniele 6:10). Questa relazione che egli intratteneva con Dio era tanto importante ai suoi occhi che egli rischiò la sua vita per conservare questa parte essenziale della sua vita spirituale (versetti 5-10).

Secondo la sua abitudine, Davide pregava il suo Creatore tre volte al giorno: "Quanto a me: io griderò a Dio, e l'Eterno mi salverà. La sera, la mattina e sul mezzodì mi lamenterò e gemerò" (Salmo 55:17-18).

Voi lo stesso, pregate Dio regolarmente. Consacrate molto tempo a comunicare con Gesù Cristo e con il vostro Padre celeste. Non abbandonate mai la preghiera - mai! Poiché, in ogni modo, la vostra vita ne dipende!

Chiave n° 8: Pregate con fervore

Ho conosciuto tempo fà un servitore di Dio molto zelante e devoto, che aveva detto: "Fratelli, una delle ragioni per la quale noi, in questa società moderna, non riceviamo la risposta alle nostre preghiere, è perchè noi non mettiamo tutto il nostro cuore nelle nostre preghiere!" Uno dei versetti chiave che egli citava era Osea 7:14, dove Dio dichiara: "Essi non gridano a me col cuore loro". Là si trova, in effetti, l'una delle ragioni per la quale Dio non ha ascoltato le preghiere degli anziani Israeliani - essi non mettono il loro cuore nelle loro preghiere!

Che cosa ne è di noi? Preghiamo con tutto il nostro essere? O declamiamo semplicemente delle preghiere a memoria come un canto pagano? O ancora, mormoriamo qualche domanda superficiale, appena prima di appisolarci?

Gesù Cristo che Si alzava presto per pregare. Qui ancora ricordiamoci dell'esempio di il Padre! Per Lui, la preghiera era qualcosa di indispensabile! Egli ne faceva una priorità, une priorità assoluta. E, per di più, a mano a mano che la giornata progrediva, Egli verosimilmente continuave a pregare. L'epistola agli Ebrei fa menzione delle preghiere sincere e ferventi di Cristo: "Il quale, nei giorni della sua carne, avendo con gran grida e con lacrime offerto preghiere e supplicazioni a Colui che lo poteva salvare dalla morte, ed avendo ottenuto d'essere liberato dal timore" (Ebrei 5:7).

Egli si recava in un "luogo privato" per pregare, come Gesù ce lo raccomanda in Matteo 6. Poiché, ritirandoci in privato, e se ne proviamo il bisogno, noi possiamo elevare la nostra voce verso il nostro Creatore, e supplicarLo di aiutarci, di correggerci, di liberarci dalle tentazioni e dalle difficoltà - in breve, di ogni situazione che solo l'aiuto divino è suscettibile di regolare come si conviene. Quando nell'ultima sera della Sua vita in quanto che essere umano, allora che Egli sapeva che era sul punto di essere arrestato e crocifisso, Gesù invocò Suo Padre, e l'implorò di aiutarLo e di liberarLo: "Ed essendo in agonia, egli pregava vie più intensamente; e il suo sudore divenne come grosse gocce di sangue che cadevano in terra" (Luca 22:44).

Gesù pregò con tanto ardore e intensità, che certi dei Suoi capillari dovettero letteralmente scoppiare - riempiendo di sangue le Sue ghiandole sudorifere! Noi dobbiamo comprendere che, nella nostra società moderna e secolare, edonista e "distesa", le questioni essenziali della vita non rilevano del dominio materiale, ma dal dominio spirituale: esse hanno un rapporto stretto con il nostro Creatore e l'eternità. E queste questioni meritano senza dubbio tutta la nostra esaltazione!

Mettiamo dunque tutto il nostro cuore nelle nostre preghiere. Siamo ferventi. Siamo entusiasti rivolgendo le nostre preghiere sincere a questo essere maestoso, che è un vero Padre per noi, "Così parla Colui ch'è l'Alto, l'eccelso che abita l'eternità" (Isaia 57:15).

Chiave n° 9: Chiedete a Dio di formarvi e di modellarvi

Un servitore di Dio si sottomette totalmente alla volontà del Creatore. Dalla bocca del profeta Isaia, Dio dichiara: "Ecco su chi io poserò lo sguardo: su colui ch'è umile, che ha lo spirito contrito, e trema alla mia parola" (Isaia 66:2).

Se noi vogliamo che le nostre preghiere siano potentemente esaudite, è indispensabile che noi siamo disposti a ricercare la volontà di Dio e non la nostra, a sottometterci totalmente al nostro Padre celeste. Notate di nuovo l'attitudine di Gesù in una delle ultime preghiere che Egli rivolse a Dio, quando Egli viveva ancora nella carne: "Padre, se tu vuoi, allontana da me questo calice! Però, non la mia volontà, ma la tua sia fatta" (Luca 22:42).

Desiderate voi vivamente crescere nel dominio spirituale - "Finché tutti siamo arrivati all'unità della fede e della piena conoscenza del Figliuol di Dio, allo stato d'uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo" (Efesini 4:13). Nel caso contrario, voi come ognuno di noi dovete spiritualmente "lottare con Dio" nelle vostre preghiere - come Giacobbe, che lottò con Lui e vinse (Genesi 32:24-32). Noi dobbiamo discutere con Dio, lungamente e seriamente, sul modo di sottometterci di più a Lui, di camminare con Lui, e di onorarLo nella nostra vita. Noi dobbiamo costantemente domandarGli di aiutarci ad adempiere il grande disegno per la quale noi siamo nati. (Scriveteci per chiederci il nostro opuscolo gratuito che tratta su questo soggetto, che è intitolato: "Il vostro ultimo destino"). Ed è bene, nella misura del ragionevole, di pregare anche per delle "cose fisiche". Nondimeno, lo scopo ultimo della preghiera è di aiutarci a concentrarci su Dio, a sottometterci a Lui, e ad assoggettare la nostra volontà alla Sua, allora che noi coltiviamo una relazione integrativa indispensabile con Lui, ciò facendo, noi ci rendiamo sempre di più conto di quanto Egli è reale. Noi dobbiamo cercare, con i nostri studi sinceri e costanti della Bibbia, e con la preghiera, la volontà di Dio. Noi dobbiamo comprendere che le idee e le attitudini che noi avevamo sul soggetto di Dio e della religione, in generale, hanno nettamente bisogno di essere migliorate. Dio, per la bocca del profeta Isaia, dichiara: "Poiché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie, dice l'Eterno" (Isaia 55:8-9). E l'apostolo Paolo aggiunge: "Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato in Cristo Gesù" (Filippesi 2:5).

Imparate a camminare e a parlare con Dio, "conversando" silenziosamente e regolarmente con Lui durante tutta la giornata. ChiedeteGli sinceramente di modellarvi alla Sua immagine. Sotto l'ispirazione divina, il profeta Isaia ha scritto: "Nondimeno, o Eterno, tu sei il nostro padre; noi siamo l'argilla; tu, colui che ci formi; e noi siamo tutti l'opera delle tue mani" (Isaia 64:7). Una attitudine di sottomissione totale a Dio, pregandolo di correggerci e di modellarci, è una delle chiavi essenziali affinché le nostre preghiere siano potentemente esaudite.

Chiave n° 10: Ringraziate e glorificate il Dio supremo

Una delle qualità che faceva del re Davide un uomo secondo il cuore dell'Eterno, era il suo amore sincero e la sua adorazione continua espressa per il grande Creatore, che l'aveva benedetto, sostenuto e guidato. Il libro dei Salmi è letteralmente ripieno di preghiere di adorazione di Davide. Notate il Salmo 18: "Io t'amo, o Eterno, mia forza! L'Eterno è la mia rocca, la mia fortezza, il mio liberatore; il mio Dio, la mia rupe, in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto ricetto. Io invocai l'Eterno ch'è degno di ogni lode e fui salvato dai miei nemici" (versetti 2-4).

L'Eterno Dio - è nella persona di Gesù Cristo, la "rocca" d'Israele (1 Corinzi 10:4) - era "l'eroe" personale, il campione e il protettore di Davide. Egli era il suo Amico intimo, Davide gioiva e giubilava davanti la saggezza, la potenza e la maestà del Dio supremo! Ai nostri giorni, nella nostra società occidentale presumibilmente "civilizzata", mentre decine di milioni di individui tendono virtualmente a idolatrare le vedette del rock e del rap, gli "idoli" del cinema e della televisione, come anche le celebrità dello sport, è divenuto fuori di moda di rendere il culto al nostro Creatore, come lo faceva Davide. Invece di adorare queste vane "stelle" umane, che sono spesso mal guidate, perché non rendere gloria al Dio supremo, che ci dona il respiro e la vita - il "Padre della luce" che è, come noi l'abbiamo già visto, il Dispensatore di "Ogni donazione buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto" (Giacomo 1:17).

Perché non venerare veramente Gesù Cristo - attraverso il quale Dio il Padre ha creato tutte le cose? (Giovanni 1:1-3; Efesini 3:9). Perché non riverire Colui che Si è spogliato Lui sesso della Sua gloria divina, alfine di darci un esempio perfetto? (Filippesi 2:7-9). Perché non rendere il culto al nostro "Sommo Sacerdote misericordioso e fedele (Ebrei 2:17), che diede volontariamente la Sua vita per noi sulla croce? Perché non adorarLo?

E' vero che gli esseri umani hanno bisogno di ammirare di adulare. Ma quando si corrompe questo impulso di venerazione idolatrando degli individui che rigettano Dio urlando e spingendo delle grida di ammirazione degenerata versso di loro, si diventa colpevoli di adulterio!

Noi abbiamo bisogno di riorientare questo culto appasionato e il sentimento di esaltazione e di eccitazione che seguono a volte, e di adorare il Dio Onnipotente che è il vero Essere il più "esaltante" di tutto l'universo! Noi abbiamo bisogno di evocarci come Egli ha disposto le stelle nella oscura distesa della volta celeste, come Egli ha fatto questa terra ed ha posto gli esseri umani, come Egli ci ha fatti alla Sua immagine, alfine che noi diveniamo interamente i Suoi figli - dei veri fratelli e sorelle in Gesù Cristo per sempre (Romani 8:29). Noi dobbiamo apprezzare ogni giorno il magnifico levare e il tramonto del sole, le meravigliose opere musicali, le opere dell'arte e della letteratura, ognuno degli eseri umani con i loro talenti e le loro passioni, e renderci conto che tutto questo viene da Dio! E che Egli ha ancora in riserva ancora molte cose per noi!

Non cessiamo mai di ringraziare Dio, e di renderGli gloria per tutte le buone cose che ci dà. Ringraziamolo dell'aiuto e delle benedizioni che Egli ci gratifica senza sosta (1 Tessalonicesi 5:18). Invece di affannarci per delle vedette del cinema, dello sport e del rock, o per ogni altro essere umano, esprimiamo apertamente e senza vergogna la nostra riconoscenza verso l'Onnipotente, che ci dà il respiro e la vita. RingraziamoLo, lodiamoLo e adoriamolo. Poiché Egli non cessa mai di perdonare. Egli ci guida e ci benedice. Egli prevede di dividere, in fine dei conti, La Sua gloria eterna con noi - se noi ci sottomettiamo a Lui e se noi impariamo ad amarLo come Egli ci Ama!

Chiave n° 11: Pregate nel nome di Gesù Cristo!

Nell'antico Israele, solo il sommo sacerdote aveva il diritto di entrare nella "parte del tabernacolo [o del Tempio] chiamato il luogo santissimo" (Ebrei 9:3) - gesto che simboleggiava il fatto di presentarsi direttamente davanti a Dio. Ma gli era stato ordinato di entrare una volta sola all'anno - il giorno della Espiazioni (Levitico 16). Chiunque si sarebbe permesso di entrare in questo luogo sacro al di fuori di questo giorno unico, sarebbe stato immediatemente messo a morte da Dio! L'umanità stessa, nel suo insieme, e stata tagliata dal contatto diretto con Dio.

Ma ora, del fatto che Gesù di Nazaret è morto per i nostri peccati, i veri cristiani hanno direttamente accesso al Padre. Noi non temiamo la morte presentandoci davanti a Dio, poiché le Scritture dichiarano: "Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per essere soccorsi al momento opportuno" (Ebrei 4:16).

Noi possiamo, per il "nome" - la funzione e l'autorità - di Gesù Cristo, presentarci direttamente a Dio, per rivolgerGli le nostre preghiere e per adorarLo. Noi non abbiamo bisogno di un ecclesiastico qualunque come mediatore, poiché noi beneficiamo già del veri più grande Sommo Sacerdote - Gesù Cristo (versetto 14). E per di più, Gesù dichiarò ai Suoi discepoli: "In verità, in verità vi dico che quello che chiederete al Padre. Egli ve lo darà nel nome mio. Fino ad ora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra allegrezza sia completa" (Giovanni 16:23-24).

Ma in realtà, molta gente si servono male del nome di Cristo. Descrivendo i capi religiosi della Sua epoca, Gesù citò Isaia: "E in vano che essi mi onorano, insegnando dei precetti che sono dei comandamenti di vomini" (Matteo 15:9). Egli aggiunge: "Perchè voi mi chiamente Signore, Signore! E non fate quello che io vi dico?" (Luca 6:46).

Per potere invocare correttamente il nome di Gesù, noi dobbiamo ubbidirGli e domandarGli quello che è conforme alla Sua volontà. Ricordatevi l'avvertimento che Gesù ha dato nel Suo sermone sulla montagna: "Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demoni, e fatte in nome tuo molte opere potenti? E allora dichiarero lorò: Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d'iniquità" (Matteo 7:21-23).

Di tutta evidenza, coloro che insegnano o che praticano l'iniquità - insegnando che non è necessario di obbedire ai Dieci Comandamenti - non sono autorizzati, a servirsi del nome di Gesù Cristo. Poiché essi insegnano e praticano un falso cristianesimo, che è contrario a tutto quello che Gesù ha vissuto, e alla ragione per la quale Egli morì!

L'apostolo Giovanni spiega questo dicendo: "Chi dice: Io l'ho conosciuto e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo, e la verità non è in lui" (1 Giovanni 2:4). Coloro che non si sottomettono a Cristo, lasciandolo vivere la Sua vita in essi per osservare i Dieci Comandamenti - in quanto che modo di vita - non possono ne realmente "conoscere" Dio, ne essergli familiare. Come anche noi non possiamo conoscere Dio senza crescere, senza vincere e senza esprimere nella nostra vita il carattere divino, che si esprime in questi comandamenti! Coloro che non conoscono il vero Dio e la Sua via non possono presentarsi, come conviene, nel nome di Gesù Cristo.

Di conseguenza, quando voi vi rivolgete a Dio con delle preghiere sincere e quotidiane, assicuratevi di obbedire al vostro Signore e Maestro Gesù Cristo. Benché Egli non Si attende che voi perverrete alla maturità spirituale dall'oggi al domani, nondimeno, Egli vuole che con l'aiuto dello Spirito Santo, voi camminerete nelle Sue vie. E allora, voi potrete presentarvi davanti al Padre di giustizia con l'intermediario di Cristo, alfine di avere il contatto diretto necessario per rivolgerGli efficacemente le vostre preghiere.

Tuttavia, ricordatevi che il fatto di pregare nel nome di Cristo - cioè a dire per la Sua funzione e la Sua autorità - include le altre "chiavi" che noi abbiamo menzionato in questo articolo affinché le vostre preghiere siano efficaci. Poiché, pregare così nel Suo nome, in una maniera completa e perfetta, implica che noi possiamo essere sicuri di rivolgerci al vero Dio, ciò significa che noi Gli siamo ubbidienti; che noi abbiamo una profonda fede in Lui; che noi conosciamo le Scritture; che noi perdoniamo agli altri; che noi siamo perseveranti e ferventi; che noi impariamo a sottometterci come dell'argilla malleabile fra le mani di Dio - in breve, che noi adoriamo e veneriamo di tutto il nostro cuore il nostro Creatore.

In fine dei conti, per il vostro bene, studiate e rivedete tutte queste chiavi importanti! Imparate a pregare Dio senza sosta camminando e parlando costantemente con Lui. E, in questi tempi della fine, quando i pensieri e le prove, inerenti a ogni vita christiana, si abbatteranno su noi - e questo si produrrà certamente -, voi saprete cosa fare e come agire. Voi sarete capaci di camminare nelle tracce di Cristo. Quando venne il momento per Gesù di morire, Egli non pianse e non urlò dal panico. Egli non ebbe paura. Egli fece solo quello che aveva l'abitudine di fare: Egli Si allontanò dai Suoi discepoli, "Si gettò con la faccia a terra, pregando, dicendo: Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi" (Matteo 26:39-42).

Possa Dio aiutarvi a imparare a pregare come Gesù l'ha fatto! Poiché ora voi sapete come servirvi di uno dei più potenti attrezzi di tutto l'universo. Voi conoscete ora la vera risposta alle preghiere non esaudite!