I 4 CAVALIERI DELL'APOCALISSE

Sono già tre settimane che noi esaminiamo il libro dell'Apocalisse, questa lunga profezia che la maggioranza considera come un libro nascosto, segreto, misterioso, incomprensibile. Questo libro è chiamato nella maggior parte delle Bibbie: "Apocalisse di Giovanni".

Ora, questo libro non è di Giovanni, sono gli uomini che hanno aggiunto questo. Le quattro prime parole di questo libro ci informano che si tratta di una rivelazione di Gesù Cristo.

Nel corso degli ultimi diciannove secoli, tante spiegazioni furono date sul soggetto dell'Apocalisse. Ben poco di queste si sono avverate conformi alla verità.

A parte Dio ben inteso, solo Gesù Cristo è degno di rivelare il contenuto di questo libro. E' ciò che conferma il 5° capitolo: "E vidi un angelo potente che bandiva con gran voce: Chi è degno di aprire il libro e di rompere i suggelli? E nessuno né in cielo, né sulla terra, poteva aprire il libro, o guardare (...)" nessun essere spirituale, quale che sia il luogo dove egli poteva trovarsi, non era degno di aprire questo libro. L'apostolo Giovanni prosegue il suo racconto dicendo: "(...) E uno degli anziani mi disse: Non piangere; Ecco, il leone che è della tribù di Giuda, il rampollo di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette suggelli" (Apoc. 5:2-5).

Il racconto prosegue confermando che solo l'Agnello immolato era degno di prendere il libro e di aprire i suggelli.

I sette suggelli suggellavano tutto il libro, essi si applicano al libro intero. In effetti, il settimo suggello si divide in sette trombe e la settima tromba, essa, si divide in sette flagelli o sette coppe.

Durante il Suo ministero, Gesù si rivolgeva alla folla in parabole affinchè essa non potesse comprendere, ma quando Egli si trovava in privato, Egli dava la spiegazione delle Sue parabole ai Suoi discepoli (Matteo 13:10-15, 18, 34-36).

Lo stesso libro dell'Apocalisse è presentato sotto forma di simbolo affinché quelli che non si interessano sinceramente non potessero capire. Per altro, Cristo ha cominciato a rivelare il significato degli avvenimenti a venire, descritti nel libro dell'Apocalisse, quando Egli si trovava sul monte degli Ulivi in compagnia dei Suoi apostoli. Quella fu la più lunga profezia che Egli abbia fatto da quando era sulla terra, e che ci è riportata nei Vangeli.

Durante la conversazione che Egli ebbe in privato con i Suoi discepoli, Gesù spiegò loro gli avvenimenti che dovranno precedere il Suo secondo ritorno, è quello che si svolgerà alla fine della presente epoca: "E stando egli seduto sul monte degli ulivi, i discepoli gli si accostarono in disparte (in privato), dicendo: Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e la fine dell'età presente? (la fine della presente epoca, di questa età, di questa età, la parola 'mondo' era tradotta dal greco 'aion')" (Matteo 24:3). Questa conversazione è raccontata ugualmente da Marco 13 e Luca 21.

E riferendoci le parole di Cristo, Matteo descrive le guerre, la fame e le pesti che ebbero luogo a Gerusalemme e nelle regioni vicine, nell'anno 70 della nostra era. Questo fu il primo compimento in "piccola scala" di queste profezie.

Per contro, la visione dell'apostolo Giovanni sull'isola di Patmos ebbe luogo 25 anni dopo le guerre giudaiche in Palestina che trascinarono alla rovina di Gerusalemme e la distruzione del Tempio.

Quello che Giovanni ha visto non è qualcosa che era già successo o che doveva succedere durante la sua vita, ma piuttosto in un'epoca nel corso del quale gli uomini saranno capaci di distruggersi completamente, obbligando Cristo a intervenire per evitare l'annientamento di tutta la vita sulla terra.

"Perché allora vi sarà una grande afflizione; tale, che non v'è stata l'uguale dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. E se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a cagione degli eletti quei giorni saranno abbreviati" (Matteo 24:21-22).

Certe versioni traducono le parole: "Nessuno sarà salvato", per: "nessun vivente scamperebbe" (Bibbia Crampon), "Nessuna creatura scamperebbe" (Bibbia di Maredsous), "Nessuna carne sarebbe salvata" (versione Chouraqui).

Dunque, si tratta bene di un'epoca dove l'uomo sarebbe capace di far sparire tutta la vita sulla superficie della terra, un'epoca senza precedenti e che non si rivedrà più dopo di essa.

Sappiate che sovente le profezie si adempiono due volte. E' quello che Gesù annuncia in Matteo 24 si compì prima in piccola scala all'inizio della nostra era. Ma queste profezie si compieranno una seconda volta in una più grande scala.

Nella loro cavalcata, quattro cavalieri portano delle guerre, della fame e delle epidemie che colpiranno nel loro parossismo ai tempi della fine, aprendo così la via al ritorno di Cristo.

Esaminiamo ciò che succede man mano e a misura che l'Agnello apre i primi sei suggelli e che Egli rivela quello che deve avvenire: "Poi vidi quando l'Agnello ebbe aperto uno dei sette suggelli; e udii una delle creature viventi, che diceva con gran voce come di tuono: Vieni. E vidi, ed ecco un cavallo bianco; e colui che lo cavalcava aveva un arco; e gli fu data una corona, ed egli uscì fuori da vincitore, e per vincere" (Apoc. 6:1-2).

A chi si rivolge questa corta ingiunzione, "Vieni"? Non a Giovanni! Questo ordine è rivolto al primo cavaliere che è dunque invitato a fare la sua apparizione.

Ben sovente, diverse interpretazioni sono state date a questo cavaliere che monta un cavallo bianco. Si afferma che si tratta di Gesù Cristo o della Sua opera su questa terra, Si crede che egli corrisponde al Cristo descritto nel capitolo 19.

Pertanto, Gesù aveva già annunciato l'apparizione di un falso clero, dei falsi profeti che verrebbero pretentendo di essere inviati da Lui, seducendo così un grande numero di gente. Leggiamo questo avvertimento: "Guardate che nessuno vi seduca. Poiché molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e ne sedurranno molti" (Matteo 24:4-5). Essi inganneranno molta gente.

Nella sua seconda epistola ai Tessalonicesi, l'apostolo Paolo li avverte che il "mistero dell'iniquità", di colui che è senza legge, agiva già (II Tessalonicesi 2:7).

Egli non tarda a rimproverare i Corinti: "Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù (...) se voi ricevete un altro spirito (...) o un Vangelo diverso (...) voi ben lo sopportate". E parlando di quelli che verrebbero con questa falsificazione della verità, egli aggiunge: "Poichè cotesti tali sono dei falsi apostoli, degli operai fraudolenti, che si travestono in apostoli di Cristo". Leggete dunque questo avvertimento dato in II Corinzi 11:4 con i versetti 13 a 15.

Giuda fratellastro di Gesù, scrive a sua volta: "Poiché si sono intrusi fra noi certi uomini (...) empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio" (Giuda 4). Come operano essi questo cambiamento? Semplicemente affermando che, se noi siamo sotto la grazia, noi non siamo più sotto la legge. Noi non dobbiamo dunque più impensierirci della legge divina. Tuttavia, essi omettono di dire che: "Il peccato è la trasgressione della legge" (I Giovanni 3:4). E affermando a torto che la legge è abolita, essi spingono la gente di non impensierirsi e dunque di vivere nel peccato.

Ed è esatto che il cavaliere che cavalca il cavallo bianco rappresenta un "Cristo". Ma questo non è il vero Cristo, è un falso. Egli reca un Evangelo che è una falsificazione, come Paolo avvertiva già i Corinti nella sua seconda epistola.

Questi operai ingannatori agivano nel nome di Gesù Cristo, essi si appropriavano del Suo nome, presentandosi come essendo dei rappresentanti di Dio ma, in realtà, essi non sono che inganni, seduzioni e falsificazioni subdole. Essi modificano le Scritture alfine che esse corrispondano al loro insegnamento, mentre è il loro insegnamento che dovrebbe essere conforme alle Scritture.

Essi si travestono in ministri di giustizia, si fanno passare per "apostoli di Cristo", come Paolo lo conferma, essi affermano di essere cristiani e seducono la maggioranza.

Come possiamo noi differenziare il "vero" Cristo dal "falso"? Paragonate Apocalisse 6:1-2 con Apocalisse 19:11-16. Al Suo ritorno, Cristo monterà ugualmente un cavallo bianco, ma Egli avrà una spada che uscirà dalla Sua bocca. Questa spada è la Parola di Dio che è un'arma a doppio taglio (Ebrei 4:12). Egli porterà sulla Sua testa parecchi diademi e si potrà leggere sul Suo vestito e sulla Sua coscia un nome: "Re dei re e Signore dei signori".

Per contro, il falso Cristo ha una corona e un arco in mano. L'arco non è in simbolo della verità. Questo cavaliere non è che una subdola falsificazione di Cristo, egli ingannerà molta gente.

L'epoca dell'apparizione del primo cavaliere di Apocalisse 6 è lontana dalla venuta di Cristo. Dei grandi e terribili avvenimenti devono ancora svolgersi prima del ritorno di Cristo, che segnerà la fine delle disgrazie e dei flagelli che si abbatteranno su questa terra.

Questi due cavalieri appariranno a delle epoche diverse, parecchi anni li separeranno; per conseguenza essi non possono essere confusi. Il falso Cristo apparirà per primo, mentre il ritorno di Cristo non avviene che dopo numerosi avvenimenti terribili e tragici alle quali Egli metterà fine.

Se il primo cavaliere era Cristo, allora il Suo ritorno avrebbe luogo prima della grande angoscia, prima della grande tribolazione provocata dalla collera di Satana. La Bibbia ci mostra bene che ciò non può essere il caso.

Paolo, Giuda e altri ancora hanno annunciato la venuta delle false religioni portando il nome di Cristo, affermando di essere "cristiani". Esse nacquero già a quell'epoca e non cessano di moltiplicarsi da allora.

Non confondete il primo dei quattro cavalieri dell'Apocalisse con Gesù Cristo. Essi monteranno tutti e due su un cavallo bianco. Il primo cavaliere annuncia, per la fine della presente epoca, la venuta di un falso profeta che farà dei grandi prodigi descritti al 13° e al 16° capitolo di questo libro. Egli avrà una grande influenza sulla vita politica, è ciò che spiega il 17° capitolo.

Questo falso profeta sarà uno strumento di Satana, avrà una potenza straordinaria, egli farà dei prodigi e meraviglierà il mondo. Solo i veri cristiani, coloro che fanno la volontà di Dio mettendo in pratica tutta la Sua parola, riconosceranno chi egli è veramente è non si lasceranno sedurre.

Tutto questo sfocerà a un nuovo martirio dei santi dell'Altissimo, martirio descritto al 5° suggello.

Noi non dobbiamo panicare davanti a questi racconti. Molti ciarlatani se ne sono serviti per installare un clima di timore in seno alle loro comunità. Spingendoli a volte al suicidio collettivo.

Non scoraggiatevi sopratutto, Dio ha promesso che non abbandonerà mai i suoi. Questa rivelazione ci mostra che dopo quei giorni, Cristo regnerà. Allora la gioia e la pace saranno infine sulla terra.

Il primo cavaliere è invitato a fare la sua apparizione quando Cristo apre il primo suggello che chiude il libro.

Esaminiamo quello che succede, quando l'Agnello, Cristo apre il secondo suggello: "Quando ebbe aperto il secondo suggello, io udii la seconda creatura vivente che diceva: Vieni. E uscì fuori un altro cavallo, rosso; e a colui che lo cavalcava fu dato a togliere la pace dalla terra Affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri, e gli fu data una grande spada" (Apoc. 6:3-4).

Questo cavaliere toglie la pace affinchè gli uomini si massacrino. Egli porta dunque la guerra. Vi sono sempre state della guerre sulla terra, ma se voi esaminate la storia, voi constaterete che dall'epoca di Cristo, esse sono sempre state di più in più micidiali, per estendersi a delle proporzioni mondiali.

Dalla fine dell'ultima guerra mondiale, ci si è sempre battuti in qualche parte, ma questo cavaliere armato di una grande spada, porta una guerra tale, che non vi è mai stato nulla di simile. Al momento della sua profezia sul monte degli Ulivi, Cristo aveva già annunciato: "Or voi udirete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, perché bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine. Poiché si leverà nazione contro nazione e regno contro regno" (Matteo 24:6-7).

Questo cavaliere che monta un cavallo rosso porterà una guerra che sarà la prima e l'ultima di questa ampiezza. Essa diverrà un vero cataclisma. Essa sarà talmente devastatrice che se Cristo non interverrebbe, nessuno rimarrebbe vivo, tutta vita sarebbe annientata. Cristo vi metterà fine ed è allora che inizierà il Suo regno.

Cristo desidera che noi sappiamo quanto questa guerra sarà violenta, poiché Egli ci dice: "Perché allora vi sarà una grande afflizione; tale, che non v'è stata l'uguale dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. E se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a cagione degli eletti, quei giorni saranno abbreviati" (Matteo 4:21-22).

Frà le vittime del secondo cavaliere, ci saranno dei discendenti moderni dell'antico Israele, che sono i paesi anglo-sassoni, gli Stati Uniti d'America e certe democrazie dell'Europa occidentale. Spero di ritornare su questo soggetto più tardi.

E' a essi che Ezechiele rivolge questa profezia seguente: "E una parte di te morrà di peste, e sarà consumata dalla fame in mezzo a te; una terza parte cadrà per la spada attorno a te, e ne disperderò a tutti i venti l'altra terza parte, e sguainerò contro ad essa la spada. Dovunque abitate, le città saranno deserte" (Ezechiele 5:12 e 6:6).

Queste dichiarazioni sono spaventevoli, esse sono angoscianti, ma Cristo ha riconfortato i Suoi discepoli dicendo loro: "Guardate di non turbarvi" (Matteo 24:6).

Se l'umanità accettasse di rivolgersi verso Dio, di pentirsi e di vivere in conformità con le Scritture, tutte queste cose non avverrebbero.

Esaminiamo adesso il terzo cavaliere. "E quando ebbe aperto il terzo suggello, io udii la terza creatura vivente che diceva: Vieni. Ed io vidi, ed ecco un cavallo nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. E udii come una voce in mezzo alle quattro creature viventi che diceva: Una chenice di frumento per un denaro; e tre chenici d'orzo per un denaro; e non danneggiare né l'olio né il vino" (Apoc. 6:5-6).

Questo cavaliere equipaggiato di una bilancia simbolizza la penuria di nutrimento. Una misura è un "choenix", dove la capacità è di circa un litro. Ignoro quel che potrebbe essere il corso attuale di un "denaro", ma era il salario giornaliero di un buon operaio a quell'epoca.

L'orzo era il nutrimento del povero, colui che non poteva pagarsi il frumento. Tuttavia, ci darà sempre dell'olio e del vino, ma non ci si può nutrire unicamente di questo.

Vi sono sempre state delle carestie, ma quella che si annuncia non è una di queste carestie cicliche come conosciamo regolarmente. E quella che annuncia questo cavaliere sarà di proporzione mondiale.

Cosa porta il quarto cavaliere? "E quando ebbe aperto il quarto suggello, io udii la voce della quarta creatura vivente che diceva: Vieni. E io udii, ed ecco un cavallo giallastro; e colui che lo cavalcava aveva nome la morte; e gli teneva dietro l'Ades. E fu loro dato potestà sopra la quarta parte della terra di uccidere con la spada, con la fame, con la mortalità e con le fiere della terra" (Apoc. 6:7-8).

Quando il quarto suggello è rotto, Giovanni vede un cavaliere su un cavallo di colore giallastro. La parola "giallastro" è tradotta in greco "chloros". Certe versioni la traducono per "cadaverico" (Sinodale), "livido" (Darby) o "Pallido" (T.O.B.).

Il soggiorno dei morti, menzionato in questo passaggio, è la tomba. Essa accompagna questo cavaliere, poiché i morti cadranno in gran numero, non solamente a causa di questo cavaliere, ma anche a causa dei due precedenti che portano, uno la guerra e l'altro la carestia.

E' ciò che conferma la frase: "Il potere fu loro dato su un quarto della terra". Un quarto della terra, è il quarto dell'umanità, poiché la visione di Giovanni concerne tutta l'umanità.

Noi leggiamo che gli uomini periranno per la spada, per la carestia, per la mortalità e per le bestie selvagge.

Perché la spada? A causa della guerra ben inteso; ma anche perchè si arriverà a uccidere per un tozzo di pane, per una patata, una radice di manioca, per tutto quello che è commestibile. La fame trascina la violenza.

La carestia: Essa è annunciata dal terzo cavaliere, ma essa sarà così catastrofica che si vedrà ripetersi quello che è già esistito e che la Bibbia racconta:

"Delle donne, pur sì pietose, hanno con le loro mani fatto cuocere i loro bambini, che hanno servito loro di cibo, nella ruina della figliuola del mio popolo" (Lamentazioni 4:10).
Ezechiele ha scritto: "Perciò, in mezzo a te, dei padri mangeranno i loro figliuoli, e dei figliuoli mangeranno i loro padri" (Ezechiele 5:10).

La Bibbia non dice che questi genitori uccideranno i loro bambini, ma che mangeranno i loro cadaveri. Non pensate che questo sia impossibile.

Questo è successo durante l'ultima guerra mondiale nella città assediata di Leningrado. Ricordatevi ugualmente di quell'aereo caduto nella Cordigliera delle Ande, parecchi anni fa. I passeggeri sopravvissuti finirono per mangiare la carne dei passeggeri morti.

Cosa significa la mortalità? Queste sono le epidemie. Le guerre hanno sempre condotto nel loro triste corteo, la carestia e le epidemie che decimano le popolazioni.

Perché le bestie selvatiche? Le bestie diventeranno irritabili e aggressive a causa della fame. I lupi riappariranno in certe regioni, non solamente i lupi ma tutto ciò che può attaccare l'uomo.

Nelle nostre regioni, le bestie selvatiche potrebbero essere dei cani, dei gatti abbandonati dai loro padroni. Essi attaccheranno l'uomo e la rabbia aiutando, essi diffonderanno altre malattie mortali in mezzo a quelle che esistono già.

La maggioranza delle epidemie sono trasmesse dagli animali. Quando una carestia si installa, i ratti e altri animali portatori di malattie, si infiltrano nei luoghi abitati.

Come noi abbiamo letto, il bilancio della cavalcata di questi quattro cavalieri, si cifrerà con la morte di un quarto degli abitanti di tutta la terra.

E noi arriviamo all'apertura del quinto suggello: "E quando ebbe aperto il quinto suggello, io vidi sotto l'altare le anime di quelli ch'erano stati uccisi per la parola di Dio e per la testimonianza che avevano resa; e grideranno con gran voce, dicendo: Fino a quando, o nostro Signore che sei santo e verace, e non fai tu giudizio e non vendichi il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra?" (Apoc.6:9-10).

Il libro del Levitico ci conferma che l'anima di ogni carne è il suo sangue (Levitico 17:14). Il sangue dei tori offerti in sacrificio doveva essere sparso ai piedi dell'altare (Levitico 1:5 e 3:2).

Le anime, il sangue che Giovanni vede nella sua visione, sembrano essere sotto l'altare dei sacrifici. Ben inteso, questo è simbolico. E' lo stesso, per esempio, per le preghiere dei santi che sono simbolizzati da un profumo (Apoc. 5:8).

Il sangue dei martiri dei secoli scorsi, questo sangue che essi hanno offerto volontariamente in sacrificio a Dio, donando la loro vita, appare essere sotto l'altare e i gridi DEL SANGUE, i gridi delle anime di questi martiri salgono verso Dio per reclamare vendetta.

Questi gridi sono anche essi simbolici, essi sono a riavvicinare da quello che Dio aveva detto a Caino: "La voce del sangue di tuo fratello grida a me dalla terra" (Genesi 4:10). Qui ancora, si tratta di un'immagine simbolica. Noi sappiamo tutti che il sangue non grida.

Questi martiri, questi santi che sono morti in Cristo non sono in cielo. Come Abele, essi sono nella tomba, senza pensieri, né opere (Ecclesiaste 9:10) fino all'Avvenimento del Signore. Un altro passaggio biblico conferma questo. Giovanni scrive: "Poi vidi le anime di quelli che erano stati decollati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio (...). Ed essi tornarono in vita" (Apoc. 20:4). Se le anime devono ritornare in vita è perché quelle sono morte, esse non sono immortali.

Tutti questi martiri sono stati immolati, perché essi hanno reso testimonianza, questi sono i martiri dei secoli scorsi. Proseguiamo la lettura: "E a ciascuno di essi fu data una veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po' di tempo, FINCHE' fosse completo il numero dei loro conservi e di loro fratelli, che hanno ad essere uccisi come loro" (Apoc. 6:11).

La veste bianca è il vestito della giustizia. Prima di ritornare in vita, essi devono attendere fino a che questo numero dei martiri sia completo, fino a che i martiri dei tempi della fine, li abbiano raggiunti nella tomba.

Questo quinto suggello è la grande tribolazione, la grande angoscia che è la collera di Satana contro i santi dell'Altissimo.

Perché tutte queste sofferenze, tutti questi avvenimenti? Perché l'umanità non conosce il vero Dio, essa non lo ricerca, essa non può dunque crederlo e sottomettersi. Essa si è lasciata sedurre dal falso clero e da Satana che seduce tutta la terra (Apoc. 12:9). E' quello che non smette di fare.